Conte pensa ai “lockdown selettivi” con “zone rosse mirate” in aree, tipo il Piemonte, in cui i contagi diminuiscono poco

 

“Lockdown selettivo” che potrebbe portare alcune regioni del Nord a essere zona rossa. È il concetto su cui nei prossimi giorni sarà necessario fare la massima attenzione perché potrebbe essere questo il futuro del Piemonte dopo il 17maggio.

Il Premier Conte infatti sta proprio pensando a una riapertura delle regioni differenziata. Dal 4 maggio al 17 maggio vale ancora il decreto dell’altra sera, quello che annunciava la fase 2. Dopo l’attenzione di tutti sarà puntata sull’indice di contagio R0, se questo in alcune zone d’Italia tipo le regione del Nord  Piemonte e Lombardia dovesse salire allora scatterebbe una sorta di nuova zona rossa per quei luoghi. “Dopo il 18 maggio conteranno le differenze territoriali” conferma il ministro agli Affari Regionali, Francesco Boccia.

 

Il progetto lo anticipa La Stampa: “Maggiore flessibilità, simile alla riapertura asimmetrica, a zone e a fasi, annunciata per la Spagna da Pedro Sanchez. E visto che dal Sud continuano le proteste dei governatori, il governo pare si stia preparando a cinturare le aree dove il contagio è più preoccupante. Lombardia e, aggiungono dal governo, Piemonte”. Ossia proprio i “lockdown selettivi” o zone rosse ‘mirate’ di cui ha parlato lo stesso Giuseppe Conte.

 

Il Piemonte dunque potrebbe essere una di quelle zone in cui potrebbe essere attiva una scelta di misure restrittive mantenute più a lungo. Al contrario di altre in cui le misure potrebbero essere allentata visto che i contagi sono minimi. Per Conte comunque se ne discuterà dopo le due settimane di prova. “Attraverso un algoritmo matematico e il controllo dati si misureranno di giorno in giorno le capacità delle terapie intensive, pronti a chiudere – scrive La Stampa – il rubinetto se dovesse servire”.

 

 

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