Infermieri Nursing Up: non possiamo fare anche i controllori del Green Pass

Non possiamo fare anche i “controllori” denuncia il sindacato infermieri Nursing Up in una nota diffusa nel pomeriggio. Il riferimento ero è al fatto che in alcune aziende sanitarie del piemonte il personale ridotto all’osso non possa dedicare tempo  anche al controllo dei certificati di green pass e documento di identità per l’accesso alle strutture. Nursing Up cita gli esempi dell’Asl di Asti e di Alessandria dove questo compito “rischia di generare un sovraccarico ingestibile su personale già ridotto all’osso, diminuito anche per i turni ferie in atto, che sicuramente sottrae tempo all’assistenza dei pazienti e alle normali incombenze del reparto”. La critica del sindacato non è al sistema di certificazione del vaccino, ma punta piuttosto il dito sulle carenze di personale e sulle necessità di coprire turni e incombenze nei reparti.

Il sindacato chiede che venga immediatamente messa in atto “una strategia diversa, organizzando in modo alternativo i controlli, liberando di conseguenza gli infermieri in modo che possano tornare alla loro attività”.

Nella nota del sindacato si legge: “Con la disposizione che impone il controllo del Green Pass e contestualmente del documento di identità, oltre alla rilevazione della temperatura e alla raccolta dei fogli dell’indagine clinico anamnestica, per accedere alle strutture sanitarie e agli ospedali, in molte aziende sanitarie Piemontesi è stato demandato il controllo di tali documenti al personale infermieristico. Accade ad esempio all’Asl di Asti e all’Asl di Alessandria dove tale incombenza rischia di generare un sovraccarico ingestibile su personale già ridotto all’osso, diminuito anche per i turni ferie in atto, che sicuramente sottrae tempo all’assistenza dei pazienti e alle normali incombenze del reparto”.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri assieme al Segretario provinciale del Nursing Up di Alessandria e Segretario Aziendale di Asti, Enrico Mirisola, sottolineano: “Bisogna essere chiari fin da subito: non si tratta di una questione di ruolo o di mansioni e nemmeno una critica al Green Pass. I colleghi continuano e continueranno a operare per quanto loro possibile, con il massimo impegno per garantire livelli di cura eccellenti nelle strutture e un accesso sicuro di coloro che entrano negli ospedali. Ma, semplicemente, viste le enormi carenze di personale che colpiscono le aziende sanitarie piemontesi, e visti i carchi di lavoro su turni sempre più massacranti per le incombenze legate alle necessità di assistenza e cura dei pazienti, che già normalmente vengono affrontati da personale enormemente risicato nei numeri, ci piacerebbe sapere in che modo gli infermieri e i professionisti della sanità possano trovare il tempo di fare anche i controllori. Attendiamo fiduciosi che presto questa situazione venga risolta con la programmazione di alternative che non facciano ricadere anche l’onere dei controlli del green pass con le relative incombenze burocratiche, sugli infermieri e i professionisti della sanità”.

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1 commento

  1. Insomma il NuUp “non entra nel merito” , chiede “soltanto” nuove assunzioni ma rimane, come sempre, e ciò non crea sorpresa, totalmente e con qualsiasi “politica di governo”.. .. foss’anche in totale e inconfutabile spregio (non lo dice, ma sembra volerlo far intendere) ai principi elementari e indiscussi che presiedono da sempre alla cura della salute pubblica. Il NuUp sale sul carro dei vincitori (nel senso del “governo”). Una preziosa “conferma”.. il “governo” .. volesse mai tradire la sanità, potrà contare sulla Sanità.

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