Si ripete la richiesta del gruppo Voltiamo Pagina (Roberto Scheda, Paolo Campominosi e Andrea Conte) che domanda con insistenza, come aveva già fatto con la scorsa seduta, che la prossima sessione dei lavori del consiglio comunale sul Bilancio vengano tenuti al Teatro Civico e non in remoto. Ciò per consentire a tutti i consiglieri di partecipare dal vivo alla discussione.
La richiesta inviata con una ulteriore lettera, si scontra con la risposta del presidente del Consiglio Comunale, Gian Carlo Locarni che elenca i problemi tecnici, tra cui la mancanza d connessione wifi, che impediscono di utilizzare il Teatro Civico. Locarni però non boccia dle tutto la richiesta, promettendo una ulteriore valutazione. I consiglieri di minoranza però, in una lettera aperta, tornano sul tema.
Ecco il contenuto della lettera, firmata da Roberto Scheda, Andrea Conte e Paolo Campominosi.
In riscontro alla nota prot. 26477 del 6.5.2020 a firma del Presidente del Consiglio Comunale, Gian Carlo Locarni, e letto l’avviso di convocazione per la seduta del 15.5.2020, preme al gruppo “Voltiamo Pagina” esprimere le seguenti osservazioni.
In primo luogo, la prossima seduta consiliare, per ora calendarizzata al 15.5 p.v. in modalità da remoto, verterà su argomenti (quali la discussione circa il bilancio) di assoluto rilievo e delicatezza per il Comune di Vercelli, ragion per cui non si possono che ribadire le criticità già evidenziate con nota Prot. Gen. 25167 del 29.4.2020.
Lo strumento della connessione da remoto svilisce le funzioni dell’organo consiliare, e tutte le carenze tecniche che esso comporta (resesi evidenti nella riunione del 30.4. u.s.) hanno dato ampia prova di ciò.
L’impossibilità per i Consiglieri di seguire tutti gli interventi in maniera continuativa (stante l’accavallarsi degli stessi), unito alla mancanza di un dialogo interpersonale tra i medesimi in vista delle singole votazioni rende vana la collegialità e la contestualità “fisica” che costituiscono principi cardine dell’attività consiliare.
Senza contare che l’utilizzo di videoterminali per la connessione streaming lungo l’arco di molte ore, senza la previsione di specifiche pause dei lavori, e praticamente per tutta la giornata (visto che la discussione sull’ordine del giorno – assai sostanzioso – chiamato per il 15.5. inizierà alle 9 e dovrebbe procedere “ad oltranza”) costituisce una vistosa forzatura, peraltro a danno della salute dei partecipanti, potendosi per analogia richiamare i principi sottesi al titolo VII del Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008), nel quale ogni due ore viene garantita una pausa di 15 minuti all’utente. Sebbene la norma concerna altro contesto (lavorativo), si chiede ai Consiglieri di stare connessi una giornata intera dinanzi al monitor di un pc o di uno smartphone cercando di distinguere le parole degli altri partecipanti, il tutto salvo problemi tecnici di linea.
Più che un Consiglio comunale, pare una prova ad ostacoli, o di resistenza.
Tornando alla nota in apertura, si osserva che la necessità di coinvolgere il gestore del Teatro Civico per l’organizzazione di una seduta consiliare in detta sede pare questione immediatamente risolvibile, fermo restando che la struttura del Teatro permette agevolmente il rispetto delle misure di distanziamento, calcolando la presenza in tale frangente di circa 40 persone su di una capienza di varie centinaia, mentre gli aspetti puramente tecnici sono certamente noti a chi gestisce la struttura.
L’allestimento di un cavo che garantisca la connessione internet per la diretta streaming pare altresì questione facilmente superabile, tenendo conto che la medesima sala ha già ospitato, con collegamento audio-video per la visione da remoto, numerose manifestazioni musicali e sportive.
Riteniamo dunque necessario definire tali aspetti- anche attraverso il sopralluogo (richiesta già protocollata) al Teatro Civico in presenza del gestore- al fine di garantire lo svolgimento del prossimo Consiglio Comunale in una sede che consenta la presenza fisica contestuale di tutti i partecipanti.