Il colonnello Carlo Calcagni ospite del convegno sul dramma dell’uranio impoverito e dell’amianto

Fonte forze armate.org

La Sezione Provinciale di Vercelli-Biella, in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (UNMS) del Piemonte, organizza il convegno sul tema “Il dramma dell’uranio impoverito e dell’amianto nelle Forze Armate”. L’appuntamento è al Modo Hotel sabato 16 novembre con inizio alle 9,30.

Il programma dell’incontro prevede i saluti iniziali di Emanuele Caradonna, presidente della sezione di Vercelli-Biella, e di Micaela Allodi, presidente del Consiglio Regionale UNMS Piemonte. Seguiranno gli interventi dell’avvocato Silvana Borelli, dell’avvocato Gabriele de Gotzen, dell’avvocato Andrea Bava, del medico legale Damiano Donadello. Seguiranno dibattito e conclusioni. Modererà il giornalista Enrico De Maria.

Sarà presente ai lavori il senatore Mauro Marino, primo firmatario del disegno di legge riguardante il trattamento pensionistico e risarcitorio del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico con infermità o lesioni dipendenti da fatti di servizio non suscettibili di miglioramento.

Al convegno parteciperà il colonnello Carlo Calcagni la cui vita è destinata a cambiare per sempre nel 1996 durante la guerra in Bosnia dove lui è un elicotterista in missione “peace keeping” che macina ore e ore di volo raccogliendo feriti e resti umani senza nessuna protezione. Li avviene la contaminazione con i metalli pesanti. Le conseguenze cominceranno a manifestarsi pochissimi anni dopo e porteranno a diagnosi di progressiva e irreversibile patologia invalidante definita MCS “Sensibilità Chimica Multipla”.

Calcagni non si è mai arreso e, malgrado le 300 compresse al giorno e le ore di flebo, ha proseguito la sua attività sportiva di ciclista che lo aveva visto primeggiare a livelli nazionali e internazionali prima della tragica contaminazione. Nonostante le cure, ora eccelle nella disciplina del ciclismo paralimpico ed è fermamente determinato a combattere giorno dopo giorno il nemico invisibile che lo ha colpito, fatto di una miscela tra piombo, mercurio, ferro, rame, acciaio, nichel, antimonio, cadmio, tungsteno e alluminio, respirati durante le ore di volo e le azioni nelle zone di guerra sotto forma di polvere sottile.

Sulla vicenda di Carlo Calcagni, iscritto nel Ruolo d’Onore dell’Esercito, il regista Michelangelo Gratton ha girato il film “I AM – Io sono il Colonnello” e sottolinea che «da 15 anni Calcagni conduce una battaglia che non è solo la personale guerra per la sua sopravvivenza, ma è anche il supporto per altri che come lui in seguito a quella missione di pace sono stati contaminati dagli stessi metalli pesanti, affinché come in un battaglione militare nessuno resti indietro, nessuno resti solo»

«Su queste tragiche problematiche – ha spiegato Emanuele Caradonna – tanto si è scritto, ma rischiano di cadere nel dimenticatoio. Con il convegno vogliamo dare il nostro contributo a mantenere alta l’attenzione su questo problema e desideriamo fornire ai nostri associati, ma non solo in quanto l’appuntamento è aperto al pubblico, un aggiornamento sullo stato delle cose. Sono orgoglioso di poter ospitare a Vercelli alcuni tra i massimi conoscitori di tale problematica e il colonnello Carlo Calcagni».

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2 Commenti

  1. il regime e sistema capitalistico con guardie (nere) bianche fasciste usa la morale per coprirne gl’impieghi a loro strategici, invece dell’etica che dovrebbe guidarlo negandone i crimini commessi per non delegittimarsi.
    La dittatura italica sin dai savoia ha ucciso e mandato al massacro i soldati per propri interessi, ammantando il tutto di fervore patriottico (ci siamo cascati tutti almeno una volta in questa trappola mentale).
    Il legame o interconnesione sociale FFAA/popolo come fu con Roma è Un’imperativo la gerarchia auctoritas. I soli politici, non devono avere giuridizione sui militari

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