Il Civico in sollucchero per il Ciaikovskij di Giulia Rimonda con la Ducale

Giulia Rimonda con il padre Guido sul podio

 

Vercelli – No, non è da tutti. Non è da tutti presentarsi, a sedici anni, di fronte a seicento persone e suonare, da solista, il Concerto di Ciaikovskij per violino e orchestra. Non è da tutti suonarlo in modo solido, deciso, senza tentennamenti. Ripetiamo, a sedici anni.

Giulia Rimonda l’ha fatto e il pubblico è andato in estasi al punto di applaudire, fuori programma, anche dopo la fine del primo, conosciutissimo e trascinante movimento. Poi, alla fine, subisso di applausi e lei, bella “siccome un angelo” ha contraccambiato con un inappuntabile Bach. Sul podio del direttore, papà Guido era felice ed emozionato come un bambino di cinque anni alla scoperta dei doni la mattina di natale.

Nella seconda parte della serata, divertimento allo stato puro con la celeberrima Suite dallo Schiaccianoci sempre di Ciaikovskij, eseguita dalla Ducale con un vercellese, ormai “ducaliano” honoris causa, al clavicembalo, Massimo Viazzo. E, al termine coda interminabile di fronte all’ingresso dei camerini per congratularsi con la concertista che, ci ha detto il padre, già sta pensando al Concerto di Brahms (e noi pregustiamo pure Mendelssohn). 

Comunque Giulia Rimonda, talento smisurato, va lasciata crescere – ora è alla scuola del padre e di Pavel Berman – per acquisire la maturità necessaria a trasformarla in una delle violiniste più brave, in assoluto, della sua generazione.

Giulia congratulata da tutti al termine del concerto

Per ora, restiamo ammirati da quanto ci ha donato ieri sera: ascoltandola suonare, così a suo agio sotto le forche caudine per qualunque altro violinista di quell’età, ma anche più maturo, abbiamo singolarmente pensato ad un campione di nuoto straordinario qual era Mark Spitz, negli Anni Settanta.

La platea del Civico esaurita ed entiusiasta

Pur non essendo dotato di un fisico “bestiale”, batteva chiunque perché possedeva la dote naturale dell’acquaticità, che poi aveva ovviamente perfezionato dal puntro di vista tecnico con gli allenamenti. Mutatis mutandis, Giulia Rimonda possiede l’acquaticità di trovarsi a suo agio con la musica. Che non è solo musicalità, ma è qualcosa di più, assai di più, molto di più.

Edm

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here