Ieri mattina, nella chiesa parrocchiale del Cappuccini, il rione ed il Carnevale vercellese hanno reso l’ultimo omaggio ad una carissima figura che ha fatto tanto per l’uno e per l’altro: Gianfranco Garbo.
Aveva 76 anni, ed è morto all’improvviso, la sera di lunedì 18 gennaio, stroncato da un infarto nella sua abitazione di via Thaon de Revel, lasciando nel dolore la moglie Germana, il figlio Loris, con Eleonora, il nipote Tommaso e le sorelle Dorina, Edua e Giancarla. E, con loro, una moltitudine di amici che gli volevano bene, primi fra tutti, in suoi “cappuccinatti”, con l’ex Bicciolano Ermanno Corona in testa.
Originario del Veneto, Franco Garbo si era trasferito giovanissimo a Vercelli, con la famiglia, negli Anni Cinquanta, stabilendosi nel popolare rione di Vercelli e trovando poi lavoro prima alla Rimat e quindi alla Caterpillar.
Protagonista assoluto per decenni di tutte le iniziative ai Cappuccini, era nel direttivo del Comitato che organizza sia il Carnevale, sia la Sagra d’la Rana. “Per un anno – ricorda, commosso, Giulio Pretti – era stato anche l’autista del Bicciolano e della Bèla Majin durante il Carnevale: davvero una carissima persona”.
Ai familiari ed in particolare al nipote Paolo Sala, collega de “La Sesia”, l’abbraccio affettuoso di TgVercelli.