Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.756 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.395 dopo test antigenico), pari al 6,2% di 60.530 tamponi eseguiti, di cui 48.701 antigenici. Dei 3.756 nuovi casi gli asintomatici sono 2.699 (71,9%).
I casi sono così ripartiti: 2.452 screening, 980 contatti di caso, 324 con indagine in corso.
Il totale dei casi positivi diventa 452.043, così suddivisi su base provinciale: 36.406 Alessandria, 21.767 Asti, 14.620 Biella, 64.132 Cuneo, 34.972 Novara, 240.176 Torino, 16.011 Vercelli (+74), 16.595 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.908 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 5.456 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati non in terapia intensiva sono 933 (+ 27 rispetto a ieri).
I ricoverati in terapia intensiva sono 80 (+ 6 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 37.139
I tamponi diagnostici finora processati sono 11. 361.856 (+ 60.530 rispetto a ieri), di cui 2.666.800 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 11.995
Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale diventa quindi 11.995 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.597 Alessandria, 731Asti, 444 Biella, 1.481 Cuneo, 962 Novara, 5.732 Torino, 553 Vercelli (+1), 380 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 115 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
401.896 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 401.896 (+1.223 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 32.269 Alessandria, 19.523 Asti, 12.781 Biella, 57.633 Cuneo, 31.597 Novara, 214.091 Torino, 14.620 Vercelli (+20), 14.855 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.587 extraregione e 2.940 in fase di definizione.
Oggi 71,9% di asintomatici, quelli che stanno bene ma servono per creare massa d’urto, ad alimentare ansia. Persino un noto virologo della tv l’ha ammesso, poco fa. Nel restante 28,1 di “positivi” con sintomi c’è un’amica (a meno che sia stata conteggiata ieri) che doveva, se non certamente, almeno probabilisticamente venirci a trovare nel giorno in cui si commemora S.Stefano. Invece tossisce. Non ha febbre e io penso che se la caverà bene, non dovrebbe avere patologie croniche pregresse, come cancri e stati di premorienza, se non una mediamente grave e, per me, inaccettabile propensione verso il Crème caramel per cui penso che una cura di latte caldo, o latte e cognac quale unico pasteggio, della durata di giorni 3/5 (il tempo perché l’influenza si smorzi) dovrebbe bastare. Le avranno chiesto, guardandola con sospetto: “ha patologie?” Ed essa, arrossendo un po’, avrà pensato a quei taglietti sulla bocca che le procurava speso il fidanzato, se la baciava sulla bocca.
Peccato peró, avevo preparato un piccolo regalino. Quasi il suo preferito, invece ora si trova nell’inespugnabile prigionia di una fortezza condominiale del canavese. Beati i vecchi, che alla giovane età della nostra amica, se avevano il raffreddore andavano a lavorare, per non perdere “la giornata”, tornavano sani e nessuno li seccava con domande astruse.