Bari e Cesena sono out: piccolo spiraglio per il ripescaggio della Pro in B

 

Vercelli – Oggi, con la sparizione, di fatto, dalla serie B di Cesena e Bari, che non sono riusciti a onorare le richieste tassative fatte da Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, si apre un tenue spiraglio per un possibile ripescaggio della Pro in serie B.

Abbiamo parlato direttamente con il presidente Secondo che ci ha detto chiaramente di stare alla finestra: l’Avellino è riuscito a consegnare la fideiussione bancaria richiesta proprio in extremis, dopo che quella precedentemente presentata, tramite un istituto rumeno, era stata respinta da Covisoc. Ora la nuova fideiussione passa al vaglio della Commissione di vigilanza che dovrà dare una risposta definitiva il 19 luglio, giovedì.

Per ora, i conti su possibili ripescaggi vanno cvosì fatti su due posti: quelli lasciati liberi appunto da Cesena e Bari. I romagnoli non sono riusciti a sanare la disastrosa situazione dei bilanci della società (73 milioni di debiti, di cui 40 con l’Erario) e hanno comunicato ufficialmente di aver accolto l’istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Forlì: per potersi iscrivere alla serie B avrebbero dovuto trovare, secondo le richieste di Covisoc, almeno 6 milioni entro le 19 di stasera: missione fallita. Non si sa da che categoria potranno riprendere, nel caso, a giocare.

Stessa sorte per il Bari, che ha atteso invano il “sì” di una cordata guidata dal presidente di Aser Group Andrea Radrizzani. Anche i galletti non sanno da quale categoria potranno ripartire.

Stando così le cose, dopo che il 20 luglio saranno sarà reso noto il tabellone della cadetteria, la Federcalcio dovrebbe finalmente ufficializzare la graduatoria delle squadre che hanno il diritto di mirare al ripescaggio. Sinora questa graduatoria non è pubblica, ma i ben informati parlano, nell’ordine, di Siena (che è stato sconfitto dal Cosenza nella finalissima dei playoff di serie C), Ternana (ultima classificata nello scorso campionato) e della Pro Vercelli. 

Perché Siena e Ternana davanti alla Pro? Per una serie di complicati conteggi che, storia posizione di classifica a parte, privilegiano le squadre con il maggior numero di spettatori. Osserva Secondo: “Anche se questa graduatoria non è ancora ufficiale, penso che sia corretta, anche se io ovviamente avrei un paio di riserve su questo regolamento. Io continuo a pensare che lo scorso campionato di serie B sia stato falsato da squadre che lo hanno disputato pur non avendo i conti in regola e che quindi, in ipotesi ripescaggio, si dovrebbe  tenere conto solo delle squadre danneggiate nella categoria in cui militavano anche le formazioni con i bilanci in rosso, evitando di coinvolgere la formazione che non è riuscita ad accedere alla B con i playoff di serie C. E sono pure convinto che le formazioni di B debbano venire riammesse senza pagare l’esorbitante cifra di 800 mila euro a fondo perduto per avere il ripescaggio: perché mai se uno è stato danneggiato deve pagare per essere risarcito di un proprio diritto?”.

Detto questo, Secondo osserva che le regole sono purtroppo quelle e che sulle regole si apriranno confronti e spiragli di ripescaggio. “Nei prossimi giorni – dice Secondo – conosceremo esattamente la situazione e perlustreremo le possibilità di riammissione alla B”. 

Dunque si vedrà. Obiettivamente – dopo l’incredibile decisione sul Foggia – la B rimane assai improbabile per la Pro, ma non è certo che sia Siena sia Ternana siano intenzionate a versare 800 mila euro a fondo perduto. Nei prossimi giorni tutto si chiarirà e la Pro, ovviamente, starà alla finestra.

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