Vercelli – Sono ormai diventati i bambini, anche piccolissimi, i principali testimonial del Lupo Bianco. Bambini che accompagnano i genitori alla Tana del Lupo Bianco, cioè in via Delpiano 7, quando vanno a consegnare i pacchi alimentari per il prossimo Tour sui pullman della Nuova Viviani Trasporti.
Olmo e la sua compagna, Angela, accolgono tutti con un sorriso e contraccambiano con le belle mascherine del Lupo Bianco create dai fratelli Andrea e Daniele Perotto di Cavaglià. E se ad accompagnare i bimbi in via Delpiano c’è qualche nonno, Carlo e Angela hanno un pensiero pure per loro: piantine di basilico, salvia e rosmarino offerti al Lupo Bianco da un floricoltore vercellese, il titolare di “Verdissima”.
E poi ci sono i bambini che indossano la maglietta del Lupo Bianco. Alcuni anche piccolissimi e inconsapevoli (come quelli della stupenda foto di apertura del servizio), altro orgogliosi di portarla e di raccontare a tutti la storia del Lupo buono che lotta contro il Covid cattivo.
A narrare l’esegesi sia del Lupo Bianco, sia della Tavola del Lupo bianco, in modo impareggiabile, con una disinvoltura e una simpatia contagiose, la piccola Layra, 7 anni, figlia di Debora Cinquepalmi (l’artista di uno dei quadri più belli dedicati a Olmo) e di Dario Caldera, il sindaco di Prarolo.
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