A Vercelli torna oncoematologia e arrivano 16 posti in più di terapia intensiva. Stecco spiega il potenziamento della sanità vercellese

Nella riorganizzazione della rete ospedaliera annunciata ieri dalla Regione (leggi qui), messa a punto dalla task force guidata dal professor Ferruccio Fazio, che si pone l’obbiettivo di fronteggiare oggi e in futuro l’emergenza Covid, arriveranno a Vercelli 8 posti letto di Terapia Intensiva aggiuntivi al Presidio S. Andrea e altri 8 ex novo presso l’Ospedale di Borgosesia. Inoltre, come previsto dal nuovo atto aziendale dell’ASL, sarà attivata contestualmente dall’ASL di Vercelli una Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione sempre al Sant’Andrea.

Lo ha spiegato oggi il Prof. Alessandro Stecco, presidente della Commissione regionale sanità, che ha sottolineato come si tratti di: “Un grande passo in avanti nel riconoscere il lavoro fatto dai due ospedali e dal loro personale nella lotta al Covid-19”.

 

Il professor Alessandro Stecco, presidente della Commissione regionale sanità

“Per Borgosesia – prosegue in una nota Stecco – ad esempio ho sempre ritenuto necessario potenziare Anestesiologia per permettere a tale nosocomio di incrementare la propria attività anche chirurgica e complessa, e ridurre le liste di attesa: a seguito della nuova programmazione per contrastare una eventuale seconda ondata Covid-19 sarà portata a struttura complessa e con 8 letti di terapia intensiva e 2 di subintensiva”

“Per Vercelli” continua Stecco “saranno previsti ben 16 posti di terapia intensiva e 6 di subintensiva, riconvertibili; in chiave anti-Covid arriveranno inoltre fondi per la ristrutturazione dei percorsi di Pronto Soccorso, per separare meglio i pazienti sospetti come infettivi dagli altri”.

Puntualizza ancora Stecco: “Si tratta di importantissimi potenziamenti di moltissime strutture ospedaliere del S. Andrea che rafforzano la sanità vercellese, in questo anno ho lavorato molto con l’ASL per permettere una valorizzazione regionale di realtà di eccellenza del nostro Ospedale, sono contento che tutte le proposte basate su numeri e produzione di attività oltre che sulla qualità, siano andate a buon fine e soprattutto di poter affermare che non c’è più traccia di politiche di tagli e riduzioni ma che si constata nei fatti che la sanità è un bene prezioso da valorizzare e potenziare, argomento che non ho mai fatto mistero fosse al primo punto della mia agenda di impegni verso la comunità che ho l’onore di rappresentare in regione”.

“Ricordo bene” prosegue il Consigliere Regionale “come i tagli del 2015 fossero oltremodo fuori misura e non proporzionati, che solo un movimento di cittadini e della buona politica trasversalmente, con numerose mozioni e consigli straordinari, si oppose a decisioni prese sulla carta come meri tagli lineari”. “Accolgo con piacere e soddisfazione – sottolinea Stecco – per i pazienti soprattutto oltre che per gli operatori, il ritorno di oncoematologia in una forma ben riconoscibile (struttura semplice) non più “persa” dentro attività di medicina interna, la comparsa di una struttura semplice per la patologia della Retina dentro la specialità di oculistica, la conferma e definizione finale della presenza di posti letto di oncologia che ora dopo il Covid-19 mi aspetto vengano attivati, la promozione a struttura autonoma (a valenza dipartimentale) della storica specialità di reumatologia oltre a Diabetologia e Dietologia, la promozione a struttura complessa  delle specialità di Odontostomatologia e Dermatologia dirette dal Prof. Rocchetti e dal Dr. Gattoni che esprimono un percorso di valorizzazione di competenze professionali che giustamente necessitano di un raggio di azione più complesso, e oltre al raddoppio dei posti letto di Terapia Intensiva nella Rianimazione ottimamente diretta dal Dr. Olivieri”.

Per Alessandro Stecco “oltre alla conferma delle direzioni Universitarie di alcune strutture, molto importante è la novità della nuova struttura complessa di Anestesia e Rianimazione prevista a Borgosesia con 8 posti letto, che permetterà sia di aumentare le attività chirurgiche e complesse in tale ospedale e ridurre le liste di attesa delle stesse, che di “liberare” quelle del S. Andrea dalla bassa complessità, e contemporaneamente essere pronti come terapia intensiva a una seconda ondata epidemica. Compito fondamentale, supportare il Dr. Borre’ e il Dr. Aloj nel completare il percorso di riconoscimento dell’attività di rilievo regionale e nazionale di cura delle infezioni sulle protesi ospedaliere, un percorso che ho condiviso come necessario fin da subito anche con il Presidente dell’Ordine dei Medici”.

La riorganizzazione è un primo passo, infatti, conclude Stecco, in autunno “saremo pronti anche con un nuovo piano territoriale, le cui basi saranno completate entro luglio. Per questa trasformazione ci sono decine di esperti anche di livello internazionale che stanno lavorando alacremente in assessorato in piena sinergia per portare il risultato migliore possibile. Capisco le comprensibili frustrazioni di chi opera quotidianamente nel settore, ma occorre arrivare a far funzionare meglio molte cose ad esempio il Distretto Socio Sanitario riformulandolo e modificando, migliorando numerosi altri meccanismi. Dopo un decennio di nulla, la Regione con il supporto del gruppo di lavoro di esperti, sta correndo, e per la prima volta sta facendo dei passi molto importanti: occorre un po’ di pazienza e la massima collaborazione dato che non si può pensare che le cose cambino in una settimana, e rilancio come sempre faccio che chi ha proposte partecipi a questa ricostruzione della sanità territoriale venga a testimoniare la propria esperienza e porti il suo contributo, io sono sempre a disposizione di tutti”.

 

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2 Commenti

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