Rivedere il piano-Kipar: la mozione della minoranza respinta con 15 voti contro dieci

E’ stata respinta poco fa, con 15 voti contro 10, la mozione presentata dalla minoranza che chiedeva al sindaco e alla giunta di rivedere il piano-Kipar affinché fossero risolti i problemi – soprattutto legati ai parcheggi che saranno eliminati in viale Garibaldi, piazza Municipio e piazza Alciati – sollevati anche in questi giorni da cittadini e negozianti. Bocciato pure un emendamento, proposto dalla consigliera e medico oncologo di SiAmo Vercelli, Renata Torazzo, che proponeva, tra l’altro, prima di collocare le nuove essenze erboree, di avere maggior cura del verde attuale, di valutare i flussi di traffico prima di dare corso al progetto e di mantenere i parcheggi per i residenti, ovviamente per i diversamente abili e di riservare aree di sosta dedicate ai gestori e dipendenti delle attività commerciali.

Com’era prevedibile, durante il dibattito si sono registrati scontri verbali durissimi, uno dei quali ha riguardato due degli avvocati penalisti più famosi della città: il sindaco Corsaro e Roberto Scheda, del Gruppo Voltiamo Pagina. Tra l’altro durante il “duello” tra i due ex alleati (nella precedente amministrazione Corsaro, Scheda era stato il suo assessore alle Opere pubbliche e infrastrutture), Scheda ha annunciato di essere pronto alla prossima campagna elettorale, seenza aggiungere altro. Ma visto che tutti ricordano il suo clamoroso risultato  del 2019, quando arrivò terzo con il 14,4 per cento, è chiaro che l’uscita, pur estemporanea, ha creato sorpresa e interesse.

Nel dibattito il sindaco, accusato da Scheda di avere la presunzione di ritenersi “il Verbo”, ha accusato la minoranza di “stravolgere la realtà” con la sua mozione, di spacciare come verità “bugie clamorose”  e di avere sistematicamente strumentalizzato il problema. Lasciamo immaginare ai lettori come, nelle repliche, si sia arrivati a sfide che hanno sfiorato l’OK Corral. Da politico abile e consumato, Scheda non ha mancato di sottolineare come, nel precedente consiglio ordinario, che si era aperto alle 14, non sia stato discusso l’ordine del giorno pericoloso per la maggioranza che, proposto da Forza Italia, era altrettanto critico (come la mozione della minoranza) sul piano-Kipar.

Ha detto Scheda, sardonico: “Prima del Consiglio ho messo in busta chiusa la mia previsione sul fatto che non si sarebbe discusso quell’ordine del giorno, e ci ho preso”. Ha ribattuto il capogruppo di Forza Italia Giorgio Malinverni (pure lui avvocato). “Non c’è stato alcun calcolo. Prima del nostro, aveva la precedenza l’ordine del giorno di Catricalà, firmato anche da Fratelli d’Italia e da alcuni componenti di Forza Italia, me compreso, sull’ambulatorio da richiedere per le persone colpite da effetti avversi dopo la vaccinazione contro il Covid 19.Quella discussione ha preso tutto il tempo previsto dal regolamento per gli ordini del giorno, e quindi il nostro non è stato discusso. Ma non mi nascondo dietro un dito, in quell’ordine del giorno ho scritto, e l’ho ripetuto anche oggi al sindaco, che noi siamo per la salvaguardia dei posti auto su viale Garibaldi e che si studi la collocazione della ciclabile all’interno del viale”.

Solo un inciso per ricordare che sia a TgVercelli sia in altre interviste fatte anche di recente, il sindaco ha detto che questa ipotesi non è percorribile perché, considerati anche i dehors dei bar e le nuove essenze arboree, non ci sarebbe lo spazio per i pedoni ed il Viale perderebbe la sua peculiarità assoluta, quella di continuare ad essere un luogo ideale per il passeggio della gente.

Tra i tanti argomenti trattati, la minoranza (Cressano, Campominosi, ad esempio) ha insistito perché venga organizzato un Consiglio comunale in cui sia la stessa archistar Andreas Kipar ad illustrare ai consiglieri e ai cittadini il suo progetto. Tutto ciò potrebbe ancora avvenire, ma il voto contrario di oggi forse blocca definitivamente questa possibilità. Però, mai dire mai.

Edm