Vercelli – Il terzo concerto del XXII Viotti Festival ripropone un’altra tappa della gigantesca opera che il pianista Filippo Gamba sta portando avanti qui al Civico, al Comunale di Vicenza e al Verdi di Trieste: l’integrale della Sonate di Beethoven.
Sabato sera (inizio alle 21) il grande strumentista veronese (definito a ragion veduta “il filosofo” del pianoforte, torna nella ormai si può dire “sua” Vercelli per Proporne tre: la numero 29 opera 106 (detta Hammerklaiver), la numero 27 opera 90 e la numero 21 opera 81 a (Les Adieux).
Un programma rilevante in grado di mandare in estasi tutti i pianisti e appassionati di pianoforte. In particolare, la Sonata il si bemolle maggiore opera 106 è la più monumentale gara tutte quelle scritte da Beethoven: una sfida titanica del compositore di Bonn contro la forma e le sue leggi, specie nella grandiosa Fuga finale, in pieno magistero contrappuntistico, di cui si trova traccia anche nel capolavoro letterario di Thomas Mann “Il Doctor Faustus” in cui il compositore Adrian Leverkühn fa un patto col diavolo per diventare il più grande di tutti. E la Sonata numero 29 sembra proprio il risultato di un genio che, sfidando ogni legge. cerchi di creare un’opera unica e assoluta, al di fuori del tempo.
Nella “Hammerklaiver”, Beethoven ha osato tantissimo e l’ha fatto senza tenere in alcun conto le difficoltà cui avrebbe sottoposto i pianisti, del suo tempo e futuri. O forse no (ma allora si dovrebbe parlare di “sadismo”), visto che egli stesso afferma che quella Sonata “avrebbe dato filo da torcere ai pianisti quando la suoneranno fra cinquan’anni”.
Gamba la eseguirà sabato sera, nella prima parte del concerto, dedicando la seconda alla Sonata numero 27 in mi minore opera 90 e alla Sonata in mi bemolle maggiore n° 26 opera 81a.
E c’è davvero grande attesa travi melomani vercellesi per questa nuova performance del “filosofo del pianoforte”.