Riceviamo e pubblichiamo
Al termine di questa prima faticosa tornata elettorale voglio ringraziare, a nome di tutti i membri della lista Vercelli Democratica, tutti coloro che hanno voluto sostenere la mia candidatura a sindaco della città e le idee contenute nel nostro programma.
A chiarimento della nostra posizione, preciso che la lista Vercelli Democratica nasce dal duplice desiderio sia di sottoporre ad un riesame ragionato dei valori della sinistra, cercandone un aggiornamento alla struttura sociale ormai modificata profondamente, sia di ripristinare i valori di uno stile politico fondato sull’esame razionale dei problemi e sulla costruzione di una visione e di un progetto organico di città.
Per questo abbiamo condotto una campagna elettorale improntata al confronto con le realtà sociali, alla discussione aperta e alla costruzione di un discorso politico che, rifuggendo da slogan vuoti e da polemiche sterili, fosse improntato alla razionalità. A riprova di quanto scrivo, sta il fatto che non abbiamo organizzato molti eventi sociali, ma abbiamo trattato tre argomenti chiave in vere e proprie conferenze aperte alla cittadinanza.
Il risultato non è stato entusiasmante, ma neanche troppo deludente. Una modesta percentuale di cittadini hanno creduto che una politica diversa sia ancora possibile. Questo ci incoraggia a continuare il nostro impegno anche al di là del risultato elettorale; le nostre riunioni e le nostre discussioni continueranno, con l’obiettivo di proporre idee innovative per un visione progressista della società e della città stessa. Ci proponiamo di divenire il serbatoio di idee per una nuova parte progressista e, in termini di città, di continuare a promuovere una progettualità organica e a lungo termine.
In attesa del ballottaggio, dobbiamo precisare che il nostro impegno è comunque rivolto a costruire un argine contro quel gruppo politico, che non posso chiamare “partito”, che ha costruito una campagna elettorale a livello nazionale fondandosi su slogan che non rispecchiano una visione di società, come sarebbe compito della buona politica. Confondere l’ordine sociale con l’autoritarismo, farsi paladini di una forma di distribuzione delle ricchezze che premia le classi più abbienti, trasformare un frainteso obiettivo di sicurezza in un’ideologia di governo non rivela un’idea di struttura sociale e confonde la risoluzione di singoli problemi correnti con la progettazione di un futuro a lungo termine.
Proprio perché riteniamo che quella non sia la nostra parte, mi auguro e sono certo che coloro che hanno animato e sostenuto la nostra lista sapranno, al ballottaggio, fare la scelta più opportuna; il mio invito è di recarsi in ogni caso a votare e di fare argine contro una visione politica che non ci piace.
firmato
Giacomo Ferrari
Vercelli Democratica





