Venti sindaci a Salasco per celebrare la cittadinanza onoraria a Olmo

 

Il piccolo paese di Salasco è riuscito a fare una cosa grandiosa coinvolgendo una ventina tra sindaci e vice sindaci delle province di Vercelli e di Biella nell’assegnazione ufficiale della cittadinanza onoraria a Carlo Olmo.

Per la verità Olmo era già stato insignito del prestigioso riconoscimento il 15 maggio scorso dal Consiglio comunale di Salasco, ma si era ancora in pandemia e la cerimonia si era svolta in remoto. Il sindaco Doriano Bertolone ci teneva a consegnare l’onorificenza con Olmo presente, cosicché ha organizzato una serata sobria ed elegante (peccato per la temperatura quasi invernale), radunando appunto una ventina di sindaci e affidandosi alla Compagnia teatrale degli Anacoleti, che ha trovato per l’occasione una fiaba cinese recitata da Alice Monetti e coreografata (e per Olmo è stata davvero una sorpresa)con una recita marziale da due “colonne” dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai: il figlio di Olmo Emanuele “Cielo” e Stefano “Oro del Siam” Finotti. Davvero impeccabili i due presentatori, sempre degli Anacoleti, Sandro Gino (che ha chiuso la serata con un suggestivo pensiero alla luna e al Lupo Bianco) e Giuliana Baldin.

L’apporto degli Anacoleti alla serata è stato importante e il sindaco Bertolone lo ha attestato con un riconoscimento ufficiale al presidente Sandro Castigliano.

Olmo ha quindi ricevuto il diploma con la cittadinanza da parte del sindaco che ha letto la lunga motivazione alla base della scelta del Consiglio comunale: scelta che, giova ricordarlo, era già stata presa prima della impressionante missione anti-Covid del Lupo Bianco, per il sostegno economico offerto da Olmo all’Associazione Pediatrica Oncologica che ha sede nel paese. Quello che poi il filantropo ha fatto salvando centinaia di vite umane durante i terribili mesi della pandemia hanno rafforzato la convinzione degli amministratori salaschesi.

Oltre al sindaco, si sono rivolti a Olmo per ringraziarlo il vice presidente della Provincia Pier Mauro Andorno ed i consiglieri regionali Monica Canalis e Carlo Riva Vercellotti. Quest’ultimo lo ha definito il più grande benefattore della terra vercellese dal Dopoguerra in poi.

E poi ha parlato Olmo. Intervistato da Sandro Gino e da Giulia Baldin il maestro della Shen Qi Kwoon Tai ha ricordato l’ormai celebre genesi del Lupo Bianco e ha citato quattro  eventi particolari che lo hanno commosso durante la pandemia: la prima, lunga telefonata di Giorgio Fossale dal letto di ospedale, durante la quali entrambi si sono messi a piangere; la consegna dei primi Dpi al segretario dei medici di famiglia Gianni Scarrone (che si era addirittura inginocchiato, commosso, per ringraziarlo); la consegna delle mascherine Ffp2 (preziose come l’oro) ai medici di Bergamo e la busta con 300 euro (tutti i soldi risparmiati per andare in vacanza) ricevuti da un quattordicenne vercellese, Matteo, affinché il Lupo Bianco li consegnasse alle famiglie vercellesi in difficoltà.

Alice Monetti

Citando le sue misisoni, Olmo ha sempre sottolineato il ruolo essenziale delle Voloire della Scalise con il colonnello Ingala e il tenente colonnello Gradante.

Sandro Gino

Oggi, domenica, Olmo prenderà parte, come invitato d’onore, a mezzogiorno, alla corsa dei buoi senza pubblico di Asigliano, su input della sindaca Carolina Ferraris e del vice sindaco Lillo Bongiovanni (a nome di tutto il Consiglio comunale) e, alle 17,30 rivceverà un’altra benemerenza, stavolta a San Germano Vercellese, da parte della sindaca Michela Rosetta. Ulteriori attestazioni di riconoscenza, tra l’altro nel giorno del suo 55° compleanno.

edm

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