Due anni e otto mesi per il sindaco di Tricerro, Ezio Borgogna. Altrettanti per l’architetto Ottorina Spinelli, dirigente dell’Ufficio tecnico. L’accusa per loro era di tentata concussione in concorso per la relizzazione del parco acquatico. Borgogna e Spinelli sono invece stati assolti dalle accuse di abuso d’ufficio e falso, così come la segretaria comune del paese, Daniela Gagliardi. Per Borgogna e Spinelli l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Francesco Alvino, aveva chiesto una condanna a 3 anni 4 mesi, mentre per la Gagliardi lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione da tutte le accuse.
Nei confronti di Borgogna e Spinelli, inoltre, la Corte presieduta dal giudice Maria Teresa Guaschino ha disposto la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, condannandoli al pagamento della spese processuali e di costituzione di parte civile e al versamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro a favore di ciascuna delle quattro parti civili costituite, demandando la quantificazione del risarcimento danni al giudice civile.
Secondo l’impianto accusatorio, i due imputati avrebbero effettuato pressioni sui residenti delle villette che confinavano con il parco acquatico per ottenere che le famiglie accettassero un sistema di contenimento dell’impatto acustico della struttura fino a quel momento molto contestato. Non solo. I due imputati avrebbero fatto credere agli abitanti di Strada per Ronsecco che la Procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo per accertare possibili abusi edilizi nelle villette abitate dalle famiglie del Comitato che protestava per il parco acquatico.
Hanno già annunciato l’intenzione di presentare appello i legali di Borgogna e Spinelli, gli avvocati Massimo Mussato e Aldo Casalini. Avevano chiesto l’ assoluzione per il mancato raggiungimento della prova o di riqualificare il reato in tentata induzione indebita e di emettere una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
