Tragedia di Villata: per ora nessuna spiegazione al dramma di Osvaldo Ferraris e Mariella Dematteo

Indagini in corso a Villata

Saranno solo le autopsie e i rilievi balistici, i cui esiti sono attesi nei prossimi giorni, a dare le prime, si spera, tracce di spiegazioni al dramma di Villata che per ora rimane senza una ragione. Ieri in via BorgoVercelli 6, sono stati ritrovati i cadaveri del padrone di casa, Osvaldo Ferraris, 76 anni, conosciuto e stimati ex tecnico della Sambonet e fotografo per passione, e di Maria Vittoria Dematteo – Mariella, come la conoscevano tutti, ex professoressa di ginnastica vercellese, di 73 anni. Morti con almeno tre colpi di pistola.

Osvaldo Ferraris

L’ipotesi seguita dagli inquirenti, che da ieri è la più accreditata, sarebbe quella di un omicidio-suicidio le cui motivazioni, al momento, rimangono però ignote. La porta della casa di Ferraris, dove i due si trovavano, ma non è accertato convivessero (lui era vedovo), era chiusa da dentro e non presentava segni di effrazione. Mariella Dematteo risulta, infatti, ancora residente a Vercelli.

La figlia di Osvaldo Ferraris, che ha scoperto l’accaduto, per entrare in casa ha dovuto chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.

I corpi sono stati rinvenuti in camera da letto. Come detto si sono trovate le tracce di tre colpi di arma da fuoco, E Ferraris deteneva legalmente una pistola. Secondo i primi accertamenti, la morte dei due anziani risalirebbe a diverse ore prima del ritrovamento dei cadaveri. Nella stanza non sarebbero stati rinvenuti né biglietti né altri indizi utili a spiegare la tragedia.

Carabinieri e Procura, che stanno svolgendo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Mariagiovanna Compare. Ma per ora ciò che è accaduto nella villetta dove Ferraris viveva e lavorava, come designer, rimane un mistero. Lei, Mariella Dematteo, era stata insegnante di educazione fisica, ora in pensione ed era da tempo compagna di vita di Ferraris.

Osvaldo ferraris, molto noto anche per la sua attività di design alla Sambonet, aveva anche ricevuto in passato la «Stella al merito del lavoro», prestigiosa onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica. Ferraris aveva la passione della fotografia che per lui era più di un hobby. L’ex sindaco e patron della Soms Umberto Uga ricorda che si era affidato a lui per trasportare sulla carta tutti i quadri di Gazzone della “Rapsodia della Risaia”.

Rimane il perché la vita di questi due pensionati, che in molti ricordavano come persone affiatate, sia finita in questa tragedia.

 

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