SP 9 a Cravagliana, procedono i lavori di ripristino totale della carreggiata

Una problematica sicuramente non da poco, ma che si continua a seguire con priorità assoluta, quella che riguarda la SP 9 della Val Mastallone, l’arteria di comunicazione che nel complesso più di ogni altra è uscita devastata dall’alluvione del 2-3 ottobre ed una valle, quella del Mastallone, che più di ogni altro territorio ha pagato un prezzo altissimo in termini di disagi. La prima arteria provinciale ad essere chiusa, alle 21 della sera di venerdì 2 ottobre a seguito del primo smottamento tra Saliceto e Ferrera poco dopo il Centro di Cravagliana. La prima Valle ad essere isolata poco dopo le 22, con la chiusura della 9 all’altezza del km 3 presso lo svincolo col ponte per Cervarolo dopo il crollo di un muro di contenimento in loc. Molino, per un totale di 25 tra smottamenti del sedime e cedimenti dei contenimenti lungo tutto il tracciato, con il tragico epilogo del crollo dell’intera carreggiata in località Piano delle Fate a Cravagliana, inghiottita dalla furia del torrente Mastallone impazzito durante la notte.

Un colpo di reni già nelle prime ore del pomeriggio di sabato 3, a picco idrometrico superato, con le prime macchine da lavoro che iniziarono a riaprire un varco nella voragine formatasi. Costruite tre piste in alveo per permettere di riprendere parzialmente gli spostamenti verso i Comuni isolati di Fobello, Cervatto, Rimella e parte di Cravagliana e contestualmente di procedere con la ricostruzione della carreggiata sul tracciato originario, i lavori stanno continuando a passo veloce per permettere di poter tornare alla normalità quanto prima, anche per il fatto che l’attuale varco in alveo è temporalmente contingentato in fasce orarie di transito.

Dopo la prima fase di pulizia si è passati al ripristino delle livellette di sedime mediante il riempimento con materiale naturale, la costruzione della scogliera di contenimento verso l’alveo, il tracciamento del nuovo percorso che ricalca sostanzialmente il precedente, la preparazione della superficie che vedrà ora la prosecuzione della stesura del materiale di carreggiata, la ricostruzione delle banchine, la prima stesura di binder, l’installazione delle nuove barriere, la stesura del tappetino d’usura e la segnaletica sia orizzontale che verticale.

“Sono costantemente presente sul posto per verificare la progressione dei lavori  – commenta in una nota il Vice-Presidente della Provinci di Vercelli con delega alla viabilità Pier Mauro Andorno – che dev’essere il più veloce possibile per permettere alle popolazioni montane della Val Mastallone di poter riprendere i loro spostamenti senza dover patire ulteriori rallentamenti o disagi. Ci stiamo muovendo velocemente, ma purtroppo alcune tempistiche risultano incomprimibili a causa dell’enorme danno creatosi in questo punto. Contiamo tuttavia di poter chiudere il cantiere e riaprire la strada definitivamente già nel mese di novembre, una tempistica che mi lusingherebbe considerato che, in questo caso, il Torrente si è letteralmente mangiato diverse decine di metri di nastro asfaltato, lasciando solo devastazione”

 

 

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