Una condanna a 2 anni e 3 mesi per un 54enne di Pavia che, nella tarda serata del 22 febbraio scorso, in via Galileo Ferraris, approfittando di una distrazione della barista, ha tentato di impossessarsi della somma di 180 euro contenuta nella cassa di un bar.
La mossa, però, non è sfuggita alla vista del luogotenente dei Carabinieri Gianluca Masella, effettivo a un comando cittadino dell’Arma, il quale, pur libero dal servizio, prontamente è intervenuto, sventando il furto.
Vistosi scoperto, il 54enne, ha ingaggiato una colluttazione con il luogotenente, ma l’immediato sopraggiungere di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Vercelli e di un’altra del Nucleo Radiomobile ha riportato subito la situazione alla calma.
Il soggetto è stato dichiarato in arresto con le accuse di rapina, porto ingiustificato di strumenti da scasso e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Sottoposto a processo nell’udienza del 9 aprile, l’uomo è stato ritenuto responsabile dei reati contestati e condannato alla pena di 2 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione, nonché alla multa di 500 euro. Il luogotenente Masella, nel frangente, ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
In tanto l’autorità preposta
dovrebbe muoversi a favore
del luogotenente (li si farà senz’altro),
in Forza dei numeri 562 e 563
del Regolamento di disciplina militare
che stabiliscono chiaramente
una precisa gradazione
dell’Encomio Solenne ..
(o per qualche altro riconoscimento)
che dimostri la riconoscenza
di tutto il popolo italiano,
oltreché, s’intende,
della barista e dei suoi avventori
.
Ma l’accaduto pone qualche quesito
ben inquietante.
Quanti fatti analoghi si verificano
da noi ed un po’ ovunque
e non emergono alla cronaca,
se per neutralizzarli
c’è bisogno che venga
(casualmente) a trovarsi
un luogotenente ..
nel luogo “giusto” ?