Molinari (Lega): “Scheda era sì all’opposizione, ma non ideologicamente”

Nella lunga intervista che aveva concesso nostro giornale (leggi qui), Roberto Scheda aveva già risposto, senza nascondersi dietro al classico dito, alla domanda sulla “stranezza politica” di un candidato a sindaco del centrodestra scelto tra le file dell’opposizione. Ma era importante che fossero appunto gli uomini politici che l’avevano fatta, quella scelta, a dare una spiegazione. E poco fa, al Parlamentino dell’Ovest Sesia, c’è stata l’occasione dare la risposta pubblica, visto che a presentare ufficialmente la candidatura di Scheda si sono presentati proprio i tre segretari regionali dei partiti di centrodestra: Riccardo Molinari (Lega Salvini), Paolo Zangrillo (Forza Italia) e Fabrizio Comba (Fratelli d’Italia).

Ed è stato Molinari a spiegare la scelta politicamente non ortodossa, unica almeno nel panorama piemontese per città capoluogo di provincia. Ha detto il leader regionale della Lega (il partito proponente): “Abbiamo riportato a casa l’avvocato Roberto Scheda, che era sì all’opposizione, ma non ideologicamente”. Molinari si è rifatto a quanto aveva appena dichiarato lo stesso Scheda (anche al nostro giornale), ricordando che cinque anni fa, egli aveva ottenuto un rilevante risultato elettorale (il 14,4 per cento) alla guida di due liste civiche, “Voltiamo pagina” e “Uniti si vince”, dopo ben dieci anni da assessore in due amministrazioni Corsaro (dal 2004 al 2014), non potendo quindi essere considerato un corpo estraneo al centrodestra.

Scheda ha aggiunto che si candida come indipendente appoggiato dalle liste ufficiali dei tre partiti, senza una propria lista, anche se sul manifesto elettorale compare, come slogan, evidentemente per ricordare romanticamente quell’esperienza di cinque anni fa, “Uniti si vince”. 

Molinari, il ministro Zangrillo e Comba hanno quindi voluto sgombrare il campo anche sul fatto che la scelta del candidato sia stata compiuta da forze politiche estranee a Vercelli. La logica in cui ci si deve muovere, ha sottolineato Molinari, è quella del territorio unico, il Piemonte Orientale, ben espressa dall’Università. Il centrodestra ha fatto la scelta tenendo conto dei grandi meriti conseguiti da Scheda per decenni al servizio del territorio vercellese, della città di Vercelli. Per il centrodestra non può esserci candidatura migliore. E quest’ultima considerazione è stata espressa unanimemente da tutti e tre i segretari regionali. Ora si aspettano i nomi dei candidati delle tre liste.

Edm

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1 commento

  1. “.. era sì all’opposizione, ma non ideologicamente ..” (MOLINARI)
    VERISSIMO !
    Questa è l’inevitabile e sincera conseguenza
    della politica priva di ideali (e tanto più di pedestri ideologie)
    proprie della Lega (in disfacimebnto, dopo i voltagabbana degli anni scorsi)
    e di FdI (la cui leader fa il contrario di ciò che aveva promesso,
    anc’essa, come la Lega.0 … .. moooolto ideologicamente
    .. per poter stravincere le ultime elezioni
    Quindi ora, da collaudati voltagabbana
    posson permettersi qualsiasi manovra
    che è normale conseguenza
    della indole di ogni politico-arraffa-arraffa
    (ed anzi, forse sinceramente, par a Loro del tutto naturale)
    .. molto più coerente è FI
    (che infatti guadagna, per ora solo qualcosina, in ogni sondaggio)
    ..
    “grandi meriti conseguiti da Scheda per decenni al servizio del territorio”
    è vero che Scheda non ha mai perpetrato danni vistosi nel suo lungo passato
    e che è “privo di ideologie”
    (ma, sostiene lo stesso Scheda, già giovanissimo, egge grandi ideali)
    e i maggiori inchini probabgilmente li profonde
    ogni qualvolta può contemplare i propri indubitati successi !
    ..
    .. quindi, per naturale e connaturata conseguenza,
    Egli si “candida come indipendente”/2, 3 .. n ?
    .. nella speranza che valga il motto:
    “Uniti si vince”. (SCHEDA)

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