Secondo: “Una B subito a 19 squadre? Fabbricini non ha i poteri per farlo”

 

Vercelli – “Non esiste legittimamente la possibilità che il campionato di serie B, che, ricorsi a parte, sta per partire, venga modificato nel suo assetto, passando a 19 squadre, senza tenere conto dei ripescaggi. Lo afferma l’articolo 50 del Noif, vale a dire le Norme Organizzative Interne Figc, che dice, testualmente al comma 1: ‘L’ordinamento dei campionati ed i loro collegamenti possono essere modificati con delibera del Consiglio Federale’. E il comma 2 aggiunge, sempre testualmente: ‘La delibera con la quale viene modificato l’ordinamento dei campionati entra in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione e non può subire  a sua volta modifiche se non dopo che sia entrata in vigore’”.

Così il presidente della Pro Vercelli Massino Secondo commenta le voci sempre più insistenti che danno per imminente la decisione della Figc, su sollecito della Lega, di far partire la serie B a 19 squadre, anziché a 22, dopo l’estromissione di Avellino, Bari e Cesena, senza tenere conto dei ripescaggi. 

Secondo fa notare che Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Federcalcio su delega del presidente del Coni Malagò non può assumere decisioni in tal senso a nome del Consiglio Federale e anche che, qualora le assumesse illegittimamente, esse sarebbero in vigore dal prossimo campionato, non era questo.

Ma alla domanda consequenziale se allora sia scontato che la B resti a 22 e che vengano ovviamente considerati i ripescaggi (per i quali è in lizza anche la Pro), il presidente delle bianche casacche si lascia andare a una constatazione amara: “Queste sarebbe le regole, ma, come si è ormai capito, vedi le recenti, incredibili sentenze del Tribunale Federale Nazionale e della Corte d’Appello Federale, norme e regole vengono ignorate, aggirate, interpretate a capocchia, e quindi potrebbe succedere di tutto”.

Anche perché, aggiungiamo noi, oggi, in questo vuoto di potere che si è creato ai vertici della Federcalcio, dopo la mancata nomina del presidente, nel calcio italiano comandando i soliti noti (Lotito, tanto per fare un nome) e, in questo momento tellurico, in cui è a rischio la partenza regolare dei campionati di B e di C, il presidente del Coni ha deciso di andarsene in crociera, come se nulla fosse.

Nelle prossime ore se ne saprà di più, e vedremo se qualcuno avrà il coraggio di violare espressamente le norme federali, senza tuttavia stupirci se ciò dovesse accadere, visto che, come tutti ricorderete, la Corte di Appello Federale è riuscita nell’impresa (sul caso Novara) di respingere un ricorso della stessa Federcalcio.

Edm

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