Sabrina Mugnos ha presentato il suo affascinante “Atlante del Grande Nord” alla Fondazione Carisver

La presentazione del libro nella Sala dei Marmi della Fondazione (Foto Renato Greppi)

Dal grande caldo della sua opera precedente “Draghi Sepolti”, che parlava dei vulcani, al grande feddo dell’Atlante del Grande Nord, che ci accompagna in un affascinante viaggio dalla Lapponia alla Groenlandia, in cui ci si imbatte in iceberg di dimensioni colossali come nei fenomeni ottici degli “spettri di Brocken”. La vulcanologa, giornalista e soprattutto straoprdinaria divulgatrice scientifica Sabrina Mugnos, spezzina di origine, ma ormai adottata da Vercelli e dai vercellesi che la adorano e che se la contendono tra conferenze e dibattiti, ha presentato la sua nuova opera – edita da “il Saggiatore” – oggi nella Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, dialogando con la capo servizio della redazione provinciale de “La Stampa” Roberta Martini

Sulla sua seguitissima pagina Facebook su cui posta quotidianamente immagini straordinarie che cattura da tutto il mondo, Sabrina Mugnos presenta così questa sua nuova pubblicazione: “Due anni fa, in piena pandemia e tragedie che si portò appresso, con un enorme peso nell’anima e nel cuore concludevo il mio testo Draghi Sepolti, che sarebbe uscito qualche mese dopo. Quella sofferenza, peraltro esacerbata da vicende personali varie ed eventuali, divenne un racconto ancora più passionale dei “nostri” vulcani e dei loro meravigliosi inquilini, che trasudò dalle pagine e arrivò a tutti voi diventando un piccolo successo. La storia, beffardamente, si ripete, e oggi il mio Atlante del Grande Nord (uscito in un accattivante duetto con Terra Inquieta) ha visto la luce in concomitanza dello scoppio di una guerra. Ancora dolore e brutture funestano il mondo mentre accoglie le mie avventure e sensazioni delle meraviglie dell’Artico; dei colori del gelido bianco che hanno lo stesso ardore delle fiamme porpora che divampano dalla terra.
Non mi arrendo e continuo a parlarvi di bellezza, insomma. E non mi stanco di raccomandarla accompagnata dalla ricerca di amore, empatia e gentilezza per il prossimo poiché senza questi presupposti è assolutamente vacua. Non è una predica da chissà quale pulpito, perché sono assolutamente imperfetta. Direi, piuttosto, un proposito che, spesso, manifesto mentre il mio cuore va in pezzi per le più disparate ragioni.

Ogni libro, di qualsiasi natura sia, è una sorta di diario di un periodo di vita del suo scrittore, pregno di tutto ciò che gli accade dentro e fuori. Dunque, al di là di ciò che vedrete e ascolterete nelle presentazioni alle quali assisterete, ciò che la persona, più che la scrittrice, ha da dirvi, credo che lo troviate in queste righe”.

 

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2 Commenti

  1. VISTI I TEMPI ..
    Se non fosse per le “vicende personali varie ed eventuali” dovremmo ritenere Sabrina Mugnos come la persona più fortunata del mondo (unisco l’augurio di presto diventarlo): ascoltare una voce che racconta BENISSIMO con foto che descrivono magnificamente il mondo ormai sempre più lontano, proprio nel momento in cui l’uomo l’ha volontariamemente reso inaccessibile ai più (ponendo astrusi ostacoli artificiali, creando “durature” difficoltà a muoversi e anche a problemi nel trovare il modo di finanziare i viaggi .. di gruppo organizzati con autobus di compagie commerciali ..) averla “a casa nostra” (al nostro domicilio) è ormai quasi come per l’Europa di secoli e secoli fa avere a cena Cristoforo Colombo di ritorno dalle Americhe: che fortuna potergli chiedere: com’è andata? che hai trovato laggiù?
    http://www.sabrinamugnos.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2&Itemid=136&lang=it

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