Vercelli – Ultima opera rimasta incompiuta di Mozart, la Messa di Requiem in re minore K626, universalmente conosciuta come il Requiem di Mozart, è una delle creazioni musicali più famose che esistano, anche per il mistero che la circonfonde tutt’ora, dopo 227 anni. Infatti, Mozart spirò il 5 dicembre 1791 dopo aver messo a punto le parti vocali del “Lacrimosa”, il coro che si esegue prima dell’Offertorio. Toccò poi all’allievo e amico Franz Süssmayr completare l’opera e il dibattito su quanto del Requiem sia di Mozart piuttosto che su Süssmayr ha impegnato per secoli i musicologi.
Resta il fatto che il “Requiem” è attribuito a Mozart e che, ogni anno, le sue esecuzioni entusiasmano i melomani di tutto il mondo. E così accadrà anche stasera al Civico di Vercelli dove, con inizio alle 21, il capolavoro mozartiano va in scena a cura della Camerata Ducale (diretta da Guido Rimonda) con due Cori: quello dell’Accademia “Stefano Tempia” di Torino, diretto da Francesco Cavaliere, e la Corale “Roberto Goitre”, pure di Torino, diretta da Corrado Margutti. D’eccezione i solisti: il soprano Francesca Lombardi Mazzulli, il mezzosoprano Romina Tomasoni, il tenore Riccardo Mancinelli e il basso Federico Sacchi.
Inoltre, stasera il pubblico del Viotti Festival avrà la possibilità di avere altre preziose informazioni sulla vera storia del Requiem dalla voce di Enrico Maria Ferrando, docente di Elementi di composizione del Conservatorio di Torino, che presenterà il concerto.
Dunque appuntamento di grandissimo rilievo, nel solco delle serate sempre importanti targate Camerata Ducale.
