Sabato l’unico concerto italiano di Nakariakov, il “Paganini della tromba”

 

Vercelli – Dopo Avi Avital, “il Segovia del mandolino”, adesso al XXII Viotti Festival arriva Sergei Nakariakov, considerato il “Paganini della tromba”. L’evento si svolgerà sabato sera al Civico (inizio alle 21) nell’ambito della grande stagione concertistica ad abbonamento della Camerata Ducale con il Comune di Vercelli.

Spiegano i fondatori della Camerata Ducale: “Sebbene molti grandi compositori, da Monteverdi fino ad Haydn e Verdi, le abbiano dedicato pagine memorabili, oggi la tromba è associata dal pubblico alla musica leggera o alla grande tradizione del jazz. Ed è un peccato perché anche nel panorama classico è uno strumento che sa essere sia possente sia delicato, ricco di espressività e di cantabilità”.

Doti che scopriremo (o riscopriremo) appunto sabato sera grazie a Nakariakov, considerato il più grande solista di questo strumento al mondo, e siamocerti che, avendo Vercelli concertisti di tromba di grande valore come Alberto Mandarini e il giovane, straordinario Alberto Capra, di Villata, saranno in tanti ad accorrere all’invito della Ducale.

Nato a Gorky 43 anni fa, Nakariakov ha imparato a suonare la tromba dal padre, Mikhail, ereditandone doti tecniche e musicali di prim’ordine. Ha incominciato a dare concerti dall’età di 10 anni e poi si è traferito in Israele: oggi è il solista più acclamato nel mondo. Il suo repertorio è sterminato, come la discografia. Collabora con i musicisti più acclamati e prestigiosi e quella di Vercelli sarà l’unica tappa italiana della sua tournée che lo porterà in tutto il mondo: dal Giappone in Germania, da Londra ad Amsterdam, da Mosca a New York.

Sabato proporrà il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra di Haydn, da lui stesso trascritto per tromba e orchestra. Quindi toccherà alla quarta delle sei Sinfonie opera 12 di Boccherini: quella in re minore opera 12 chiamata “Della casa del diavolo”. Questa Sinfonia, che verrà eseguita dalla Ducale diretta da Rimonda, porta questo titolo perché l’ultimo movimento è una Ciaccona detta “infernale”, che si basa sulla “Danza degli spiriti e delle furie” di Gluck.-

Quindi il gran finale, ancora con Nakariakov, nel solco dell’innovazione di questo XXII Viotti Festival: un brano molto conosciuto dal pubblico, visto che, come recita lo slogan di questa rassegna “La musica aspetta te”: Nakariakov ha scelto le trascinanti “Variazioni” per tromba e archi di Jean Baptiste Arban su “Il Carnevale di Venezia”.

Ci sono tutte le premesse per un concerto memorabile, l’ennesimo di questo già straordinario Viotti Festival 2019/20 targato Ducale.

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