Addio a Germana Caruso, moglie dell’indimenticabile Jano: aveva 67 anni

A tre anni e mezzo dalla scomparsa dell’amatissimo e indimenticabile marito, Jano Caruso, “il barbiere siciliano di via Tripoli” (come amava definirsi), morto in sella alla sua Vespa sulla Trino-Vercelli, si è spenta la moglie Germana Silva. Aveva 67 anni. Lascia i figlie Paola, con Valter, e Mirco, con Catia; i nipoti Laura ed Edoardo, la sorella ed i fratelli.

I funerali saranno celebrati lunedì alle 11,30 nella chiesa delle Maddalene.

Emiliana di Bore, in provincia di Parma, Germana Silva si era trasferita a Palestro da bambina con la famiglia. Inizialmente era titolare di una lavanderia in via Libia, poi, dopo la nascita del secondogenito, Mirco, nel 1985 aveva incominciato a lavorare con il marito nello storico, frequentatissimo negozio del marito in via Tripoli: il vulcanico Jano (“il sindaco di via Tripoli”, come lo chiamavano tutti) si occupava di fare barba e capelli agli uomini, lei ovviamente si prendeva cura delle donne.

Lavoravano in simbiosi. Mirco era davvero una sorta di “factotum” rossiniano, lei era gentile, una parola buona per chiunque, sempre un pensiero delicato per le sue clienti. E così è stato fino a quel drammatico 30 luglio del 2017 quando, probabilmente stroncato da un malore mentre era al ritorno da un raduno di vespisti, il barbiere siciliano che aveva la moglie, la famiglia e il Milan nel cuore se n’è andato precocemente. Era talmente benvoluto a Vercelli – perché si metteva sempre a disposizione del prossimo – che nel dicembre di quell’anno gli era stato consegnato il “premio di bontà” alla memoria.

Dunque, quel negozio non poteva assolutamente chiudere. Era stata allora la figlia Paola a rilevarlo, chiudendo il suo di parrucchiera in via Foa: la re-inaugurazione era avvenuta il 31 gennaio 2018 e nell’occasione,  presenti la mamma Germana e il fratello Mirco (la foto si riferisce proprio a quel giorno), Paola Caruso disse: “Mio papà avrebbe voluto così. Quando parlavamo del futuro da pensionato, cosa che purtroppo non si è avverata, mi diceva sempre: ‘Non venderò mai questo negozio, piuttosto riparo biciclette’”.

Un regalo fatto al padre, ma anche alla madre: quel giorno davvero commossa e orgogliosa. Adesso anche lei mancherà tanto alla nostra città.

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here