Vercelli – “Sono sinceramente sorpreso la comunicato stampa trionfalistico emesso oggi dal Comune di Vercelli sul documento che ci è stato sottoposto oggi in municipio, a Casale, per la riattivazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale. Documento che io non ho firmato. Lo farò in un secondo tempo quando, nero su bianco, nel famoso protocollo d’intesa compariranno le cose che la Provincia di Vercelli ritiene che debbano trovare spazio e che invece, sinora, non ci sono e cioè, ad esempio, l’elettrificazione della linea e le infrastrutture necessarie per eliminare i passaggi a livello, con l’indicazione precisa dei tempi e di chi dovrà finanziare e realizzare queste cose”.
Il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti è drastico sul summit che si è svolto oggi a Casale: “ A dicembre, senza alcuna consultazione preventiva con tutti gli enti locali interessati al progetto, c’era arrivata una bozza del protocollo d’intesa e questa mattina, all’improvviso ce n’è arrivata un’altra. Mi domando come sia possibile fare sedere a un tavolo due Regioni, tre Province e diversi Comuni, tra l’altro quasi tutti della zona di Casale, senza avere concordato prima anche nei dettagli un progetto che così com’è è monco, privo di qualsiasi logica strategica e che, tra l’altro, dovrebbe assorbire gran parte delle risorse che tutti i maggiori Comuni e le Province del Piemonte stanno destinando al trasporto pubblico, per riattivare un servizio che ci verrà a costare 1 milione e 842 mila euro, contro i 268 mila che ci costa oggi il servizio pullman. Faccio solo notare, per mero riscontro aritmetico, che il treno Vercelli-Casale veniva sfruttato sì e no da una decina di viaggiatori vercellesi, e quando dico una decina forse esagero”.
Aggiunge il Presidente della Provincia di Vercelli: “Non ho firmato anche per non commettere un atto illegittimo, visto che ci veniva chiesto anche di pubblicizzare, con una sposa di ventimila euro, la riattivazione del servizio, quando la legge vieta esplicitamente alle Province di fare questo tipo di pubblicità; senza trascurare che spendere ventimila euro per farle pubblicità ad un servizio che porterà vantaggi esclusivamente a Casale a Trenord, la società lombarda che poi gestirà il servizio Mortara-Casale e Casale-Vercelli, ci sembrava inaudito in tempi in cui, per le ben note questioni, su cui non ritorno in questa sede, la Provincia di Vercelli riesce a stento a sopperire ai compiti istituzionali che deve assolvere”.
Conclude Riva Vercellotti: “Ho cercato di spiegare tutte queste cose all’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, il quale, pur di avere, e subito, anche la firma della Provincia di Vercelli, a voce, continuava dirmi: ‘Aggiungiamo tutto ciò che volete’. Il fatto è che io voglio vedere nero su bianco le cose che davvero interessano il Vercellese. La Provincia di Vercelli capisce benissimo le necessità di Casale, e non si tira indietro, ma vuole vedere per iscritto i vantaggi anche per Vercelli ed i costi, con i relativi finanziatori. Tra l’altro, stiamo facendo ragionamenti solo sulla carta perché non abbiamo ancora il consenso scritto da Rfi sulla riattivazione della linea. Balocco mi ha detto che lo chiederanno e che sarà senz’altro concesso. Io rifletto sui costi: solo per la Casale-Vercelli si parla di una cifra che si aggira sui sei milioni. Controlleremmo bene dati e cifre e, nei prossimi giorni, le illustreremo ai cittadini vercellesi, senza ricorrere a inopportuni trionfalismi, come altri hanno fatto oggi”.
HA RAGIONE Riva Vercellotti. Una volta tanto. Aprono, chiudono, strade, ferrovie, passaggi a livello, stazioni, tre province….Non si sa chi paga, non si sa quando e come cominciano i lavori, e se le FERROVIE sono al corrente e sono d’accordo… Sembra di essere alle giostre: tre palle, cento lire.
CONFERENZA STAMPA a CASALE…. Perchè CASALE? Quali giornali sono stati avvisati, QUANTI giornali e Radio e Televisioni? – segue, dopo avere ricevuto chiarimenti.