Ricciardiello e le Storie (di letteratura, musica e cinema) di una Torino affascinante

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Vercelli – Dopo le Storie di Venezia e le Storie di Parigi, lo scrittore vercellese Franco Ricciardiello (vera autorità nel campo della fantascienza, ma straordinariamente abile anche nel racconto delle sue città del cuore) ha pubblicato adesso, sempre per le Edizioni Odoya di Bologna, “Storie di Torino”. Il libro è stato presentato a Vercelli, sabato scorso, da Mondadori: Ricciardiello ha dialogato con Deborah Guazzoni, affidando alla voce della compagna, Mariella Ferrari, la lettura di alcuni brani della sua opera.

Come ci era già accaduto per le Storie veneziane e parigine, la prima reazione e di fronte a questo nuovo lavoro dello scrittore vercellese è di pura ammirazione: seguendo lo scherma degli altri due libri, Ricciardiello non scrive una già abusata storia di Torino e neppure segue l’apologetica e pluripercorsa strada della città magica, ma va alla scoperta di storie di letteratura, musica e cinema. Soprattutto di cinema, perché come è ben noto, e Ricciardiello ben sa, e ribadisce, assai prima di Cinecittà, Torino è stata la storica capitale del cinema italiano. 

Naturalmente, essendo Ricciardiello vercellese, c’è tanta Vercelli nei sei itinerari che l’autore percorre alla ricerca delle sue storie: ad esempio, per raccontare l’avventura torinese di Buffalo Bill nel 1906, egli chiede e ottiene ragguagli da Felice Pozzo, il massimo esperto italiano di Salgari, a sua volta torinese honoris causa.

Certo, su Torino sono stati versati fiumi di inchiostro, ma questo libro dovrebbe essere apprezzato anche e soprattutto dai torinesi perché non è uguale a nessun’altra storia della città di don Bosco e anche (ce lo conceda l’autore) del diavolo. Perché, ripetiamo, non è un’ennesima storia di Torino. Ma sono “le storie”  di un autore indiscutibilmente bravo e intelligente scovate in quella che Giorgio Manganelli  (notevoli le citazioni riportate, e fra tutte questa) definiva “una città nordica spinta troppo a sud dall’ultima glaciazione”.

Fatevi dunque rapire, vercellesi o anche torinesi (ma pure milanesi, catanesi, magrebini o australiani, etc.) dal fascino di queste Storie. Vi verrà voglia di attendere le prossime, con impazienza

Edm

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