Una repentina scalata all’Asl

Vercelli – L’improvvisa scomparsa dell’avvocato Adriano Picco, avvenuta a inizio dicembre, ha creato, un grande vuoto nella vita amministrativa dell’Asl di Vercelli. Lui, da anni, era un punto di riferimento. A prendere il suo posto è stata, velocemente, fatto non così usuale nella pubblica amministrazione, la dottoressa Maria Lista, nominata nuovo Direttore Amministrativo a partire dal 1 dicembre, con una successione che nei fatti ha colto di sorpresa molti. Tanto che, quando si è diffusa la notizia della scomparsa dell’avvocato Picco, avvenuta il 5 dicembre, la maggior parte della città pensava che lui fosse ancora nel suo ruolo di vertice all’Asl. Invece, il dottor Picco, alle prese con la sua terribile malattia, aveva da qualche tempo diminuito la sua attività, ritrovandosi nella dottoressa Lista un sostituto “non nominato, ma presente”, come traspare da ciò che ci ha detto la stessa Asl.

La dottoressa Lista ha ricoperto, in passato, diversi ruoli dirigenziali nell’Asl vercellese. È stata in tempi diversi direttore del Patrimonio, del Personale, della Commissione Disciplinare e degli Affari Istituzionali. Un ultimo incarico, quello agli Affari istituzionali, che avrebbe in comune con la sua attuale nomina a Direttore Amministrativo il fatto di non essere passato da alcun bando di concorso dedicato.

Abbiamo domandato all’Asl di Vercelli spiegazioni su questa repentina successione di ruoli, chiedendo se la modalità di nomina a Direttore Amministrativo, senza bando, fosse corretta e figlia di una necessità contingente, per fare chiarezza in uno dei più importanti presidi amministrativi della nostra provincia. Dall’Asl ci hanno ribadito che la nomina è avvenuta a discrezionalità del Direttore generale in quanto si tratta di un incarico fiduciario. “La nomina del Direttore Amministrativo è di totale discrezionalità del Direttore Generale – ci scrivono dall’Asl di Vercelli -, fermi i requisiti previsti dalla legge. Si tratta di un incarico pienamente fiduciario, di supporto tecnico amministrativo alla Direzione Generale. La dottoressa Lista è dipendente dall’Azienda di Vercelli, nel tempo ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali. La dottoressa è professionalità molto apprezzata anche sui tavoli di coordinamento tra le Aziende Sanitarie nazionali nell’ambito della Federazione di cui l’Azienda è membro”.

Per quanto riguarda la successione al dottor Picco, l’Asl spiega: “La dottoressa Lista ha sostituito, come Direttore Affari Istituzionali, l’Avvocato Picco che, pure egli dipendente dell’Azienda, aveva nel frattempo assunto la carica di Direttore Amministrativo, fino alla data di cessazione dello stesso per intervenuta inabilità alla mansione causa la grave malattia che , purtroppo, da poco ne ha causato il decesso. Durante i mesi della malattia dell’Avvocato, la dottoressa Lista ha supportato la Direzione nell’ambito del suo incarico di responsabile degli Affari Istituzionali, nell’auspicata attesa di un possibile rientro dell’Avvocato. Ora, a pochi mesi dalla fine del mandato della Direzione, si è preferito consolidare questo assetto. Alla dottoressa, la riconoscenza della Direzione per quanto fin qui fatto e per avere accettato di sostenere questo ruolo oneroso da qui in avanti anche formalmente”.

Il neo Direttore Amministrativo, dottoressa Lista, è dunque persona conosciuta nell’Asl di Vercelli, sin dai tempi in cui dirigeva il Personale. Settore che in molti ricordano per le numerose battaglie legali messe in atto, che in taluni casi avrebbe visto anche l’Asl soccombere con un relativo esborso economico.
La dottoressa Lista, inoltre, è moglie del dottor Marcello Rodi, responsabile della struttura di Gastroenterologia della stessa Asl. Altro fattore, questo, che aveva, ad alcuni, fatto pensare alla sussistenza di un’incompatibilità con il nuovo ruolo, anche alla luce della normativa che impone, per le cariche dirigenziali nella pubblica amministrazione, la non presenza di parenti nella stessa realtà o in ruoli che entrino in contatto. Ma è proprio l’Asl che, ad una nostra specifica domanda, argomenta: “Non si rinviene alcuna problematica di incompatibilità: infatti il Direttore Amministrativo non è titolare in proprio di alcuna procedura o funzione che non sia sottoposta alla responsabilità di altro dirigente apicale e non ha autonomia di determinazione se non su eventuale delega del Direttore Generale. E nemmeno la presenza (pregressa) del coniuge, che è tale da molti anni, e già collocato in posizione dirigenziale senza che la dottoressa abbia potuto in alcun modo interferire o influenzare con le procedure che lo possano eventualmente riguardare. Il rigore e la correttezza esercitati dal Neo Direttore sono noti e molto apprezzati dalla Direzione, che considera questi elementi un fondamento del proprio operato istituzionale”. Nessun conflitto d’interessi, quindi, riguardo alla presenza nello stesso apparato pubblico di moglie e marito, con la prima che ha un ruolo negli effetti decisionale su aspetti che riguardano la struttura aziendale. Ecco, dunque, il perimetro di quella che alcuni hanno descritto come una bizzarra progressione nell’Asl sollevando, per contro, qualche dubbio sull’opportunità di una così rapida successione del compianto dott. Adriano Picco.

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