Regione: in Piemonte un positivo al Covid su due è variante inglese

Sono 41, cioè il 48,2% degli 85 campioni piemontesi prima analizzati e selezionati dai laboratori della Regione e poi sequenziati dall’Istituto superiore di sanità, individuati come casi di varianti inglesi: sono questi i risultati della seconda “quick survey”, cioè dell’indagine coordinata organizzata dall’Istituto superiore di Sanità, per stabilire una mappatura del grado di diffusione in Italia delle varianti inglesi, brasiliana e sud-africana nel Paese.

Il giorno preso in considerazione è quello del 18 febbraio, quando sui 484 positivi ne sono stati fatti arrivare 85 a Roma, scelti solo tra quelli molecolari, derivanti dalla sorveglianza territoriale (escludendo quelli identificati tramite indagini ospedalieri e pre-ricoveri) e con un elevata carica virale. Non è emerso, invece, nessun caso di variante né brasiliana, né sudafricana.

«Con questa attività di monitoraggio – dichiarano l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e l’assessore alla ricerca applicata al Covid, Matteo Marnati – in collaborazione tra l’Istituto Superiore di sanità e i nostri 14 laboratori abbiamo potuto avere un’ulteriore conferma della diffusione delle varianti inglesi sul nostro territorio, testimoniata peraltro anche dalla crescita dei contagi. Del resto, in previsione di questo rischio, avevamo già messo in campo misure preventive, come l’obbligo di dichiarare il rientro da viaggi in zone a rischio e rafforzando il contact tracing, dando indicazioni specifiche alle Asl sul tracciamento e analisi delle varianti. Quello che ci conforta è che non siano emerse le due varianti più pericolose dal punto di vista sanitario, cioè quella brasiliana e quella sudamericana».

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1 commento

  1. Arriva la variante di valico inglese .. valico nel senso che sta superando gli altri ceppi.
    Le varianti sono TANTE e questa è solo più fotogenica perché “inglese” (ma sarà inglese, irlandese o .. non proviene invece dalla danimarca?? .. finlandia?) .. da disprezzare qui da noi dell’Ue… come i “venti dalla siberia”, di produzione sovietica.
    E il vaccino? .. va bene? .. L’ISS dice, letteralmente, che “sembra” di si .. ma che sono in corso “degli studi” .. sono pronostici?? .. dato che secondo altri studi i “vaccini” (che non sono “vaccini”) “sembra” abbiano una efficacia molto più bassa di quella dichiarata .. alla fine chi deve beccarsi l’influenza se la beccherà e uno su mille fra noi tutti non la passerà … eccone uno:
    https://www.fanpage.it/napoli/variante-inglese-contagiato-tra-la-prima-e-la-seconda-dose-del-vaccino-morto-52enne-nel-casertano/

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