Qualche giorno fa, l’assessore ai Cimiteri Emanuele Pozzolo ci anticipò alcune iniziative che la giunta aveva allo studio per cercare di venire incontro alle tante esigenze che anche in una città come la nostra possono presentarsi all’atto di dover procedere ad una sepoltura, esigenze che talvolta derivano dal credo religioso oppure dal desidero di rispettare le ultime volontà del defunto.
Pozzolo ci aveva parlato dell’intenzione da parte del Comune, d’intesa con la Comunità islamica di Vercelli, di recuperare un’area non consacrata a Billiemme per seppellire, esclusivamente nella terra, i defunti musulmani. Inoltre, in base ad una convenzione con un’associazione cattolica, potrebbe essere trovata un’area, stavolta ai Cappuccini, per seppellire i feti dei bambini morti durante la gravidanza: ovviamente qualora le madri lo richiedano.
Ed ora sembra che la giunta stia anche prendendo in considerazione la Sala del Commiato per i funerali esclusivamente laici, secondo una vecchia proposta di Dario Roasio, raccolta da ben due amministrazioni comunali, ma sinora mai concretata.
Ed infine, sempre a Billiemme – probabilmente nel giardino del chiostro – si sta studiando la realizzazione di un cosiddetto Giardino delle Rose, dove disperdere in una fontana speciali le ceneri dei defunti che abbiano scelto di farsi cremare.
Tutte iniziative, ripetiamo, non ancora deliberate ma in fase di studio da parte della giunta comunale.
Tutte proposte ragionevoli. Solo una domanda: la sala degli addii (un nome a minor contenuto macabro-comico non c’era?) dovra’ prevedere precisi tempi, un cerimoniale.. più o meno laico.. oppure e’ solo uno spazio da autogestire sotto la più disinvolta possibile (non sra facile, date le circostanze), ferrea dittatura del parente più stretto del morto?… una sala d’attesa, da occupare più o meno a lungo.. intanto che arrivino gli addetti all’entierro e, se va per le lunghe, anche.. il nostro turno.
Ma sala degli addii spero che sia solo un nome tecnico .Mi sa di campo di concentramento