Quel Bicciolano “forestiero” del 1934

Vercelli – Alcuni negozi del centro cittadino stanno distribuendo ai loro clienti l’ormai tradizionale e graditissima strenna di fine anno che è il “libretto cremisi” di Barba Paulin, al secolo Pino Marcone. Stavolta, l’inesauribile narratore della storia “minore” (ma siamo sicuri che sia proprio tale?) di Vercelli si è concentrato sulla singolare vicenda di “Quel Bicciolano venuto da lontano”, raccontando il Carnevale vercellese del 1934, quando Vercelli – ed in particolare le autorità fasciste – decisero di andare ad “ingaggiare” un attore torinese per fargli interpretare la maschera di Bicciolano. Marcone si addentra nel racconto di quei giorni, che si dipana dall’Albergo Tre Re, dove l’ospite fu alloggiato, fino alla sfilata allegorica (che seguiva un percorso ben diverso dall’attuale), per poi “emigrare” al Porto di Genova.
Ovviamente, Marcone “scava” e “scava” per capire il perché di quella scelta singolare, non autoctona, e scoprire cose davvero interessanti.
Se non aveva avuto ancora in regalo il libretto cremisi, affrettatevi a richiederlo in omaggio nei centri di distribuzione e lasciatevi ancora una volta incantare dalle scoperte di Marcone. Così amerete sempre più Vercelli, e l’ex bancario che da anni racconta la città d’àntan anche dalle colonne de La Stampa avrà raggiunto il suo scopo.

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