Il fantastico spot per Vercelli firmato Camerata Ducale

Vercelli – Ci sono promozioni e promozioni. Nell’ultimo decennio, Vercelli è riuscita a promuoversi nel mondo grazie all’intelligenza e alla sagacia di un assessore alla Cultura, Pier Giorgio Fossale che, pensando in grande, con l’appoggio di un sindaco che ha creduto nel progetto, e cioè Andrea Corsaro, ha chiesto alla Fondazione Guggenheim di spostare a Vercelli gran parte delle proprie, inestimabili, collezioni di opere d’arte. Risultato: anche se da dal 2013, l’Arca non ospita più le mostre Guggenheim (nel 2014 c’era comunque stato un ulteriore evento di grande respiro internazionale: l’esposizione Kandinsky con il Museo di San Pietroburgo), ancora oggi tutto il mondo dell’arte ricorda quelle fantastiche rassegne con il Violinista Verde di Chagall, le opere di Pollock, Modigliani, De Chirico, Burri, etc.
Insomma, quegli anni, Vercelli riuscì a promuoversi, facendo sì che centinaia di migliaia di persone parlassero della sua Arca, dei grandi eventi. Lunedì sera, la Camerata Ducale (idea geniale di Gianni Mentigazzi poi sviluppata da Fossale) è riuscita in un’impresa analoga, autopromuovendo se stessa e la sua città di adozione, Vercelli, in una trasmissione televisiva assai popolare, capace di catturare fino a 3 milioni di spettatori: “Voyager”. E l’ha fatto mettendo sul piatto le notevoli scoperte musicologiche e storiche compiute da Guido Rimonda: su Viotti, la Marsigliese, la storia del vìolino, etc.
Roberto Giacobbo, maestro nel mischiare storia e misteri, eventi reali e fiction, ci ha ricavato una miscellanea effervescente che ha conquistato il pubblico di Raidue e in particolare migliaia di vercellesi. Sui social si sono sono sprecati i complimenti a Cristina Canziani, Guido Rimonda, i loro i fantastici musicisti (tra cui la figlia dei due fondatori della Ducale, Giulia) e un attore come Giovanni Mongiano, che va annoverato tra le realtà più belle, fresche ed importanti della nostra provincia. Insomma, una serata indimenticabile che ha promosso Vercelli, le sue chiese, i suoi musei, in modo esemplare. Tra qualche giorno, un altro vero grande vercellese, Angelo Gilardino, avrà modo di promuoverci in un altro modo che, a tempo debito, diremo. Che fine anno meraviglioso per la cultura e per la musica vercellese.

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