Detenuto punta coltello alla gola di un poliziotto, l’allarme dei sindacati

Un detenuto ha puntato un coltello alla gola di un poliziotto. Solamente l’intervento di altri carcerati ha permesso all’agente di divincolarsi e disarmare l’aggressore risolvendo una situazione che poteva provocare seri danni. E’ avvenuto nel carcere di Vercelli. A denunciare l’episodio è stato Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria. «Si è sfiorata la tragedia», ha sottolineato l’esponente del Sappe. Tutto è nato dalla protesta di un detenuto straniero che in forte stato di alterazione chiedeva di essere visitato dal medico. Un agente gli ha risposto che il medico si trovava in un’altra sezione impegnato in altre visite. L’uomo ha ribattuto che allora voleva essere portato dal dottore. Poi con una mossa improvvisa ha puntato un coltello rudimentale alla gola dell’agente di servizio. Solamente l’intervento di altri due detenuti ha permesso all’agente di divincolarsi e disarmare l’aggressore Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha espresso «la solidarietà del sindacato al collega aggredito», denunciando il clima che si vive nelle carceri italiane. «La situazione all’interno dei penitenziari si è notevolmente aggravata rispetto al 2017. I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti tra le sbarre delle carceri italiane nell’intero anno 2018 sono inquietanti»

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