Assegnati i premi del concorso letterario Città di Santhià “Jacopo Durandi”

Renzo Bellardone

È prevista per sabato 14 maggio alle 16 nel giardino della Biblioteca Civica di Santhià la premiazione del concorso letterario Jacopo Durandi, nato sei anni fa da un’idea di Irene Schibuola, subito colta da Renzo Bellardone.

Tre le sezioni: una dedicata alla Poesia, una alla Narrativa e una terza che di anno in anno individua aree di ispirazione di scrittura, dedicata a Teatrando in memoria del giurato Gianfranco Pavetto docente di teatro.

I giurati sono il presidente professor Fulvio Conti, la professoressa Paola Bernascone, il professor Angelo Fragonara e la dottoressa Alessantra De Matteis, oltre alla new entry Alessandro Barbaglia, che è ormai una celebrità nel campo della scrittura, in quanto affermatosi nel teatro, oltre a essere tra i vincitori di un’edizione del Premio Bancarella e di un premio Strega Ragazzi.

I giurati si sono riuniti lunedì 2 maggio per esprimere le loro considerazioni circa le 36 poesie, i 26 racconti ed i 2 testi teatrali presentati nell’edizione del concorso letterario 2022. Le opere sono giunte dal Veneto alla Sardegna, passando per la Toscana, Roma e la Campania, segnando presenze da tutta Italia.

Alla fine i giurati si sono espressi assegnando: per la sezione Poesia il 3° premio ad Anna Vacchi, il 2° a Franca Donà e il 1° a Franco Fiorini, oltre a ben tre menzioni speciali a Vittorio Di Ruocco, Paolo Cattolico e Barbara Barducco.

Per la sezione Narrativa il 3° premio è stato assegnato a Sandra Puccini, mentre non è stato assegnato il 2° perché sono stati assegnati due primi premi ex aequo a Rossella Bottallo e Stefano Borghi.

Per la sezione Teatrando la giuria ha assegnato il premio unico a Sandra Frenguelli. I santhiatesi che hanno partecipato al Concorso sono ben 8 ed uno di questi Lucio Beccari si vede assegnare il premio Schibuola.

«Ringrazio la bibliotecaria Marinella Bianco per la fattiva collaborazione e la costante presenza, grazie di cuore anche a Nadia Bava Moiso e Gianfranco Trebò della Vobis – così Renzo Bellardone – Le discussioni dei giurati sono risultate molto vivaci a suggellare la dedizione e il serio ed attento lavoro svolto, di cui non si può che ringraziare, come un grazie di cuore è diretto a Irene Schibuola che mantiene un premio speciale dedicato al padre».

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