Provincia e Guardia di Finanza alleate per vigilare sull’utilizzo dei fondi Pnrr

Il Presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino, e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello t. ISSMI, Ciro Natale

Nasce una nuova sinergia tra enti, per garantire la legalità nella destinazione ed utilizzazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.). A tale proposito, nella mattinata di oggi martedì 20 settembre, presso la sede della Provincia di Vercelli in via San Cristoforo, è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra la Provincia di Vercelli ed il locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza. A siglare e illustrare il contenuto dell’accordo, sono stati il Presidente della Provincia Davide Gilardino e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello t. ISSMI Ciro Natale.
“Il protocollo – evidenzia il Presidente Davide Gilardino – ha come finalità l’individuazione di tutta una serie di misure di prevenzione per evitare, con l’arrivo sul territorio dei fondi PNNR, violazioni di alcun genere sia pubblico che amministrativo. Oggi andiamo a sottoscrivere questo importante documento, che continuerà con accordi di collaborazione tra le parti sempre più stringenti, pur nel rispetto del ruolo istituzionale ricoperto da ciascuna di esse. L’attenzione rivolta sul territorio provinciale vuole così essere un elemento di supporto verso tutti i comuni della nostra provincia, in particolare quelli più piccoli. Questo perché,oltre all’obiettivo che la Provincia di Vercelli arrivi ad essere una vera e propria “casa dei comuni”, ma perché anche le normative stesse dicono che i fondi PNNR devono avere una centrale unica di committenza a livello di appalto gestionale, e in questo caso l’unico comune ad avere questo tipo di struttura è Vercelli. Gli altri, più piccoli non hanno la possibilità di essere strutturati in questa maniera, quindi è opportuno che riusciamo a dare questa collaborazione e a organizzarci in maniera tale da poter essere pronti quando verrà il momento di ascoltare le esigenze dei singoli comuni”.

L’intesa si colloca nella più ampia cornice normativa che prevede, a livello nazionale, il pieno coinvolgimento della Guardia di Finanza nel sistema dei controlli dei fondi del P.N.R.R. , in linea con i compiti di polizia economico-finanziaria a tutela della spesa pubblica comunitaria, nazionale e locale. Il protocollo sarà operativo fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026. “La Guardia di Finanza – spiega il Colonnello Ciro Natale – è da sempre in prima linea per tutelare l’integrità delle risorse pubbliche sia sul territorio nazionale che su quello locale, e questo protocollo in particolare riguarda l’integrità dei fondi PNRR. Abbiamo pensato ad una collaborazione con la Provincia, in quanto è uno snodo fondamentale per quanto riguarda i progetti futuri che saranno finanziati con i contributi PNRR; in particolare, non solo riceverà in autonomia dei fondi da destinare ai progetti, ma si presenta come una stazione appaltante al supporto dei tanti progetti che, verosimilmente, saranno presentati dai vari comuni del territorio per essere finanziati, laddove ve ne siano i presupposti. Come già detto, questo protocollo è una misura di prevenzione; noi in questo momento siamo fermamente convinti che sia indispensabile “fare squadra” con coloro che sono gli attori chiamati ad esercitare funzioni operative all’interno di questo grande piano di ripresa e resilienza che servirà a creare tutti i presupposti per una ripresa economica e occupazionale. Si viene quindi a creare un nuovo modello di sinergia tra istituzioni; il protocollo sostanzialmente si articola in due fasi. La prima è a livello di scambio informativo, dove è fondamentale per noi poter ricevere delle informazioni che vadano ad aggiungersi a quelle che noi già possiamo reperire autonomamente grazie alla nostra rete di banche dati. La seconda parte riguarderà non solo controlli e indagini verso quelle posizioni che potranno essere sospette o a rischio di eventuali frodi, ma soprattutto la possibilità di fornire alla provincia un eventuale ritorno, sempre nell’osservanza del segreto istruttorio. L’obiettivo finale è che questi fondi non vadano dispersi, quindi la Provincia e tutti gli attori istituzionali chiamati a gestire queste risorse ,devono essere messi in condizione di poter recuperare tempestivamente ciò che in qualche modo potrebbe venire destinato a scopi non istituzionali”.

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1 commento

  1. Protocolli analoghi a quello di Vercelli sono stati istituiti a Vicenza, Venezia, Varese .. che forse lo Stato Italiano abbia istituito esperimenti pilota nelle provincie con la “V”?
    .. macché, vedo che c’è anche Foggia .. e Ravenna, Pavia .. ed altre .. chi resterà fuori nell’istituendo Mosaico-Italia?

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