Pro Vercelli, Massimo Secondo: “Comi rimane, darà il suo contributo alla squadra”

A conclusione del mercato il presidente della Pro Vercelli Massimo Secondo ha voluto stilare un bilancio della situazione. Sono principalmente due i temi che ha toccato il numero uno della società dei sette scudetti: la politica di valorizzazione dei giovani e la questione riguardante Comi.

Cominciamo da quest’ultimo: «Il giocatore ha rifiutato una decina di richieste, tra le quali quella del Palermo – ha spiegato Secondo – Guadagna più del doppio del tetto ingaggi che ci siamo fissati. Dal punto di vista professionale il suo comportamento è sempre stato corretto, ma nella sostanza il suo atteggiamento non ci è piaciuto».

Molti ricorderanno che lo scorso anno ci fu una polemica tra Comi e l’allora tecnico Grieco il quale, dopo una partita, sbottò contro l’attaccante, reo di non impegnarsi a fondo negli allenamenti. È forse da lì che è nata la rottura con la società.

«Dopo essere stato ai margini del progetto tecnico, lui ha garantito che d’ora in avanti darà il suo contributo alla squadra. Comi a tutti gli effetti è un giocatore della Pro Vercelli, per cui se da adesso cambierà, sarò il primo a esserne felice. Per me la faccenda si chiude qui, ora è un problema e una risorsa dell’allenatore. So che Gilardino farà di tutto per integrarlo nel gruppo».

Soddisfatto invece Secondo dei suoi giovani, soprattutto perché la maggior parte proviene dal settore giovanile delle bianche casacche. Una filosofia che è in linea con quella della Lega. Ricordiamo che, con il nuovo regolamento, più giovani si schierano più sono i contributi che arrivano. Un esempio: sotto i 270 minuti a partita (tre giovani) il contributo è zero, sopra aumenta per un massimo di 450 minuti.

«Prima di tutto voglio ringraziare i giocatori che hanno cambiato maglia e che quando hanno vestito la nostra, tanto le hanno dato. Cito il capitano Mammarella per citarli tutti. I loro ingaggi erano troppo alti per il nostro budget. Chi è rimasto ci ha dato una mano aggiustandosi lo stipendio: Grossi, Schiavon e anche Rosso».

«Nella rosa attuale sono ben quindici i ragazzi che vengono dal nostro settore giovanile. Tolto Russo, sono tutti di proprietà. La loro valorizzazione è merito dello staff dell’anno scorso e di quello di quest’anno. Un pensiero va ai tre giocatori infortunati: De Marino, Sangiorgi e Iezzi».

Infine una chiosa a chi gli domanda del futuro societario: «A oggi non c’è nulla di serio. Come è noto, quest’anno abbiamo lavorato sulla riduzione dei costi, pagheremo regolarmente le fideiussioni e sul campo faremo di tutto per centrare l’obiettivo stagionale, ovvero il mantenimento della categoria».

m.m.

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