Presto Vercelli avrà il nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia contro i tumori

Un acceleratore generale della nuova generazione

L’ospedale Sant’Andrea di Vercelli avrà presto il nuovo acceleratore lineare di ultima generazione per la Radioterapia contro i tumori, e si doterà di una nuova Tac che sarà in grado di fare, a Vercelli, l’indispensabile “centraggio” (i famosi tatuaggi) per questo tipo di terapie. Inoltre sono in arrivo una nuova macchina per la Risonanza magnetica e un terzo angiografo per l’apertura di una terza sala di Emodinamica: non male per un ospedale, che secondo una teoria scellerata, legata esclusivamente ai numeri degli utenti del servizio, avrebbe potuto addirittura privarsi dell’Emodinamica nove anni fa.

Sono alcune delle novità di grande importanza per i cittadini vercellesi emerse questa mattina in margine alla conferenza stampa che era stata organizzata in ospedale dall’Asl per la presentazione di una nuova apparecchiatura all’avanguardia nel’Oculistica del dottor Giuseppe Macrì: il fluorangiografo (di questa cosa parliamo in un altro servizio del nostro giornale.

Al “Sant’Andrea”, la Radioterapia per combattere diversi tipi d tumore, è affidata alla dottoressa Laura Masini, responsabile della Struttura semplice che svolge questo fondamentale servizio in un bunker sotterraneo a cui si accede passando da un cancello accanto alla piastra. Ormai apprezzata e lodata da tutto il mondo della sanità vercellese, la Radioterapia del “Sant’Andrea” è ovviamente figlia di quella di Novara – conosciuta in tutt’Italia -, che venne fondata dal professor Krengli.

Fino a non molti anni fa, anche i malati di tumore di Vercelli dovevano recarsi al “Maggiore” di Novara per sottoporsi a questa terapia, e ancora oggi devono andare a Novara per la famosa “centratura” propedeutica al trattamento perché a Vercelli non c’è una Tac in grado di fare la simulazione del modo più opportuno in cui le radiazioni devono colpire le cellule tumorali, portando all’individuazione del bersaglio, che poi viene “tatuato” nel punto giusto.

Ma adesso arriverà anche questa nuova Tac, al posto della più datata in dotazione attualmente al “Sant’Andrea”, e sarà in grado di svolgere anche questo compito, evitando quindi (come hanno detto la direttrice generale dell’Asl Eva Colombo, la direttrice sanitaria aziendale Fulvia Milano e il direttore sanitario ospedaliero Scipione Gatti) anche questa unica e sinora forzata tappa novarese dei malati di tumore di Vercelli.

La dottoressa Laura Masini, qui con il dottor Fossale

Ma soprattutto arriverà il nuovo acceleratore lineare, la macchina più aggiornata in grado di svolgere una Radioterapia sempre più precisa e dunque efficace. Il tutto a fronte di una spesa di 2,3 milioni di euro. E c’è di più. Visto che i tempi di sistemazione del nuovo acceleratore lineare saranno particolarmente complicati, anche a causa delle rigidissime verifiche post-installazione, la dottoressa Eva Colombo e il suo staff hanno ottenuto dalla Regione un investimento extra di 300 mila euro per l’utilizzo temporaneo del bunker “gemello”, collocato accanto all’altro e attualmente vuoto: lì sarà portato l’attuale acceleratore lineare, per far posto a quello nuovo, ed il vecchio continuerà a funzionare evitando il trasferimento seppure provvisorio dei pazienti agli ospedali di Novara o di Biella.

Stamane, fuorisacco, sono state fornite altre importanti informazioni sulla nuova Dermatologia (che diventerà un “fiore all’occhiello della sanità vercellese,come ha assicurato la dottoressa Milano), sul consolidamento di Reumatologia (storico reparto voluto proprio dai vercellesi), sulla nuova (e tanto attesa) Risonanza magnetica (aspettandola, ne viene utilizzata una mobile) e sui lavori all’ex Inam di via Crosa, che riguarderanno il piano terra: oltre due milioni di euro per realizzare ambulatori e una Centrale operativa territoriale.

Edm

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here