Presidio questa mattina davanti alla prefettura per la crisi-lavoro in provincia

E’ in corso davanti alla prefettura di via San Cristoforo l’annunciato presidio organizzato dai sindacati confederali per sollevare di fronte alla massima autorità governativa della provincia il dramma della crisi occupazionale che ormai da tempo sta travagliando tutto il Vercellese e la Valsesia e che si è acuita con il caso-Cerutti.

“La sofferenza non è solo dell’industria manifatturiera –  osserva Ivan Tarranova della Fiom -, ma di tutto l’enorme indotto che viene penalizzato da chi, non riuscendo che a portare a casa le briciole della cassa integrazione, anziché uno stipendio dignitoso, non può certo permettersi di investire in acquisti, ad esempio,  nei settori del commercio o della ristorazione, altro già a loro penalizzati per conto loro dalla pandemia. Per questa ragione, chiediamo al prefetto Garsia si organizzare un tavolo provinciale di crisi, che affronti queste problematiche”.

Sempre attento alle vicende che riguardano la cittadinanza, alle 11 il prefetto ha ricevuto una delegazione dei manifestanti.

Oggi intanto si attendono, con il fiato sospeso, le decisioni dei curatori della “Cerutti” in merito alla “Newco” casalese: si saprà con certezza se anche i 130 lavoratori che avevano incominciato l’attività nel nuovo Gruppo Cerutti a Casale saranno o meno risucchiati, con i 160 ex dipendenti, in larga parte vercellesi, all’interno della procedura fallimentare.

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1 commento

  1. Oltre al “civile” comportamento dei “manifestanti”, ufficialmente e gentilmente ricevuti dal Prefetto, si nota l’esiguità numerica dei partecipanti che la rende di conseguenza del tutto inefficace ex anzi cont4oproducente;costituisce un incentivo al disinteresse della “politica”.

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