Presi i rapinatori del “D Più” di Gattinara

Sono stati presi e arrestati dai Carabinieri i rapinatori che sabato pomeriggio avevano colpito il supermercato “D più” di corso Garibaldi a Gattinara, colpendo alla testa una cassiera con una pistola risuatta essere “giocattolo”, per poi rubare 800 euro. Si tratta di un 58enne, senza fissa dimora e un 37enne, residente a Grignasco (NO), gravati da vicende penali per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di stupefacenti. I due cono stati presi dai Carabinieri della Stazione di Gattinara e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgosesia e ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di rapina aggravata e lesioni personali.

 

 

 

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, i due rapinatori erano giunti a Gattinara per fare il colpo nella tarda mattinata di sabato, con un pullman del trasporto pubblico proveniente da Grignasco. Avevano quindi effettuato un sopralluogo preventivo al “D più” di corso Garibaldi, per stabilire le esatte modalità da adottare, valutando anche il momento più opportuno per attuare il loro proposito criminoso considerando anche il numero dei clienti presenti nel supermercato.

 

La pistola riproduzione di una vera rinvenuta in uno zaino gettato in un cespuglio

Stabilito il piano da seguire, alle 13:00 la rapina è andata in scena. Il più giovane dei due si è posizionato all’esterno del supermercato a fare di palo, mentre il rapinatore più anziano è entrato, indossando un cappellino da baseball ed armato di una pistola semiautomatica. Giunto davanti alla cassiera, il rapinatore ha estratto la pistola ed intimato alla donna di consegnargli il denaro. Per dimostrare la forte determinazione da cui era animato, e velocizzare la rapina, l’uomo ha colpito la cassiera alla testa con il calcio della pistola che teneva stretta nella mano destra, quindi le ha strappato dalle mani la somma contante di circa 800 euro riponendola nella tasca del giubbotto insieme all’arma, raggiungendo velocemente l’uscita e dileguandosi per le vie circostanti.

 

In quegli attimi, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Gattinara, allertata dalla Centrale Operativa che aveva appena ricevuto l’allarme di rapina, era ormai giunta in prossimità del luogo dell’evento e si era avveduta della presenza a bordo strada di un uomo, con un cappellino in testa, che alla vista dei Carabinieri aveva accelerato il passo, si era calcato sulla testa il berretto ed aveva sollevato il bavero del giaccone come per nascondere il volto. Quell’uomo non è passato inosservato ai militari, che già lo conoscevano per i suoi trascorsi con la giustizia, ed è stato immediatamente bloccato. Il palo, quindi, era stato catturato.

 

I rinforzi della Stazione di Gattinara e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgosesia, nel frattempo sono giunti sul luogo del fatto ed hanno iniziato a raccogliere testimonianze da chi aveva assistito all’episodio ed elementi utili nel corso dell’immediato sopralluogo, dati importantissimi che hanno consentito di identificare le generalità del materiale esecutore della rapina.

 

A questo punto, sono state avviate le ricerche del malfattore in fuga, con il contributo di ulteriori militari di Borgosesia e del Nucleo Investigativo di Vercelli. La ricerca si è conclusa a Prato Sesia, quando una pattuglia della Stazione di Gattinara ha individuato il rapinatore a pochi passi da una sala giochi con video poker. L’uomo è stato immediatamente bloccato, perquisito e trovato in possesso della quasi totalità della refurtiva, parte della quale era già stata giocata e perduta al videopoker.

 

I rapinatori, infine, sono stati anche riconosciuti dai testimoni attraverso l’individuazione fotografica e tratti in arresto.

 

Poco lontano dal luogo della rapina, celato in un cespuglio di un’area di verde pubblico adiacente a via Volta, è stato rinvenuto uno zainetto grigio all’interno del quale erano custoditi indumenti ed effetti personali del 58enne e anche l’arma utilizzata nel corso della rapina, risultata essere una fedele riproduzione in metallo di una Beretta semiautomatica, assolutamente identica alle pistole in dotazione alle forze dell’ordine, alla quale era stato asportato il tappo rosso di sicurezza e dipinta di nero la parte terminale della canna, così da renderla quasi indistinguibile da un’arma autentica.

 

La cassiera, 44enne, è stata medicata dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgosesia, che dopo le cure del caso l’hanno dimessa con una prognosi di 6 giorni per trauma cranico non commotivo.

 

La pistola giocattolo, la refurtiva e gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati.

Gli arrestati, a conclusione delle rituali formalità, sono stati associati, rispettivamente, alle Case circondariali di Biella e Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Vercellese

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