Presentata “Eresia”, la nuova stagione teatrale degli Anacoleti

Da sinistra Gino, Macis e Castigliano durante la presentazione di "Eresia" al bar Cavour

«Un teatro che vuole rimanere teatro», così Sandro Gino ha presentato “Eresia”, la nuova stagione curata dall’Officina Teatrale Anacoleti, solida realtà culturale vercellese che da anni si batte per un teatro indipendente, «senza commistioni o strizzatine d’occhio ad alcun tipo di schermo». Dove lo schermo – se ci fosse bisogno di specificarlo – è quello della televisione. Per sintetizzare efficacemente il concetto, Sandro Gino ha affermato che «se il teatro istituzionale è pop, quello degli Anacoleti è jazz».

Con lui a illustrare il ricco cartellone c’erano l’amico Alessandro Castigliano, altra anima degli Anacoleti, e Nadia Macis della Fondazione Piemonte dal Vivo che si è detta entusiasta della collaborazione e felice di investire nella nuova drammaturgia. Che mai come per la stagione 2019/2020 è improntata al contemporaneo, con qualche piccolo sguardo verso i classici.

Sono tanti i cosiddetti “pezzi da novanta” che saliranno sul palco dell’Officina in corso De Gregori. Il più atteso è senza dubbio Elio Germano, attore romano che non ha certo bisogno di presentazioni. Il tre volte vincitore del David di Donatello, diretto da registi come Ettore Scola, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì, Daniele Luchetti e Mario Martone, è anche un apprezzato regista e interprete teatrale.

A Vercelli (unica data piemontese assieme alla Venaria Reale) arriverà domenica 2 febbraio con “Segnale d’allarme. La mia battaglia VR” in due repliche alle 18 e alle 20. Si tratta della trasposizione in realtà virtuale dell’opera omonima, portata in scena dallo stesso Germano, un monologo che cresce e cade verso il grottesco.

La stagione però debutterà venerdì 18 ottobre (replica domenica 20) con “La grande notte”, liberamente tratto dal romanzo di Chris Adrian, per la regia di Castigliano il quale ha dichiarato che «lo spettacolo è nato direttamente sul palcoscenico». Infatti i protagonisti saranno sette allievi della scuola di formazione, altro vanto degli Anacoleti.

Proseguendo, venerdì 22 novembre “Lo straniero. Un funerale” di Federica Garolla, con Woody Neri e la regia di Renzo Martinelli: ispirato all’omonimo romanzo di Albert Camus. Venerdì 10 gennaio 2020 “Otello” con Davide Lorenzo Palla, ideatore del fortunato format “Tournée da bar” che ha fatto più volte tappa a Vercelli. Palla il 5 e il 6 ottobre prossimi terrà un laboratorio nel quale sceglierà un giovane attore che lo affiancherà nei suoi prossimi progetti.

Venerdì 24 gennaio sarà il turno di “4:48 Psychosis” con Elena Arvigo, spettacolo particolarmente consigliato da Sandro Gino. Domenica 2 febbraio, come detto, Elio Germano. Venerdì 21 febbraio per la rassegna Concentrica, in collaborazione con il Teatro della Caduta, “I ragazzi del massacro”, tratto dal romanzo di Giorgio Scerbanenco. Venerdì 6 marzo “Amleto take away” di e con Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi il quale, proprio grazie a questa interpretazione, si è aggiudicato il Premio Ubu 2018 quale migliore attore.

Venerdì 27 marzo “La sorella di Gesucristo”, di e con Oscar De Summa, una storia che parla di un tema più che mai attuale, quello della violenza, in particolare sulle donne. Venerdì 17 aprile il capolavoro di Dario Fo, “Mistero Buffo”, declinato da Matthias Martelli e proposto, approvato dallo stesso Fo, in concomitanza dei 50 anni dal debutto.

Un discorso a parte merita la scuola di formazione degli Anacoleti che quest’anno diventa “Percorsi di Trasformazione”. «È un corso di teatro “nel” 2019/2020 – spiega Castigliano – Quel “nel”, volutamente tra virgolette, nasce dal dubbio. Quello che pongo a me stesso e a chi prenderà parte a questo percorso. La domanda è: “ha ancora senso fare questo?”. Le risposte che ci daremo saranno lo spunto per conoscere questo oggetto complesso che chiamiamo teatro». Il primo appuntamento è per lunedì 30 settembre alle 21 nella sede di corso De Gregori.

Infine, ricordiamo che da questa stagione l’Officina Anacoleti è entrata a far parte di “Performing+”, un progetto triennale lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti no profit operanti nello spettacolo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, con lo scopo di migliorare la sostenibilità culturale.

Per quanto riguarda i costi di biglietti e abbonamenti, l’abbonamento a 8 spettacoli è di 80 €, ridotto (under 20, studenti universitari e over 65) 70 €, famiglia (ogni abbonamento di familiari oltre il primo) 70 €; biglietto singolo 12 €, ridotto 10 €. Con la Formula Tesseramento si sostiene l’associazione: acquistando una tessera da 10 € si avrà diritto a biglietti con sconto a scalare dal 10 a 8 €.

Per qualsiasi informazione: [email protected] o 335.5750907

Massimiliano Muraro

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