Prefettura, forze dell’ordine e società civile: tutti “uniti contro le truffe”

Le telefonate sono più o meno di questo tono: “Pronto, è la signora (.…)? Mi dispiace dirla che suo nipote (…) è stato appena ricoverato d’urgenza all’ospedale. Gli è stata riscontrata  una malattia gravissima e fulminante, e il vaccino sperimentale che potrebbe salvarlo costa diecimila euro. E’ stato lui a dirci di contattarla prima di essere ricoverato in Rianimazione. Signora, è necessario che lei trovi subito diecimila euro, vanno bene anche ori e gioielli, tra poco verrà una dipendente del nostro ufficio legale a prendere i soldi. Li trovi per favore, solo lei può salvare (…)”.

Spesso, purtroppo, queste telefonate, che sembrano veritiere perché gli sconosciuti si sono premurati di scoprire e ostentare i nomi dei familiari delle loro ignare vittime, si concludono con l’arrivo a casa della persona contattata di uno sconosciuto di bella presenza: sovente si tratta di una giovane donna, vestita con eleganza, che afferma di essere stata mandata dall’avvocato (…) e di doverlo subito raggiungere in ospedale affinché consegni la somma pattuita al medico che farà la vaccinazione salvavita al nipote ammalato.

Truffe, truffe vergognose, perché quasi sempre riguardano persone anziane che poi, quando si accorgono di aver consegnato tutti i soldi che avevano in casa, spesso tutti i gioielli e cari ricordi preziosi a dei malviventi non solo vanno in depressione, ma trovano vergogna, imbarazzo anche nel raccontare alle forze dell’ordine la loro disavventura.

Queste truffe, purtroppo, non diminuiscono con l’arrivo della bella stagione. Anzi, aumentano perché d’estate si va in vacanza e spesso si lasciano le persone anziane a casa, e sole.

I VERTICI DEL GOVERNO E DELLE FORZE DELL’ORDINE

Per questa ragione, oggi, nella Sala delle Tarsie, il prefetto Lucio Parente, con il procuratore della Repubblica Pier Luigi Pianta, il questore Giuseppe Mariani, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Emanuele Caminada e il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Vercelli, tenente colonnello Giuseppe Rizzo, ha convocato gli esponenti di associazioni ed enti vicini al cittadini per annunciare una iniziativa molto importante che si chiana “Uniti contro le truffe”.

C’erano rappresentanti delle associazioni dei consumatori, del sindacato, delle categorie commerciali, dei medici, dei famacisti, etc. A tutti loro, e alla stampa, è stato presentato un opuscolo di quattro pagine con consigli preziosissimi, rivolti soprattutto alla popolazione anziana, ma non solo, su come riconoscere e scongiurare queste truffe.

Alcune esponenti delle associazioni contattate

”Consigli molto semplici, lineari – ha detto il prefetto Prefetto Parente – che possano essere colti da tutti”. All’inizio di questo articolo abbiamo raccontato una truffa sempre più diffusa e paradigmatica. Ma la mente e l’immaginazione dei malviventi sono purtroppo sempre fertili e dunque i consiglii dell’opuscolo sono variegati.

I TRUFFATORI POTREBBERO CONOSCERE IL NOME DEI TUOi FAMILIARI

L’opuscolo si apre con un identikit di massima sulla figura del truffatore o della truffatrice che può essere un uomo o una donna di qualsiasi età; inoltre essi possono muoversi da soli o agire un gruppo; indossare divise o esibire un tesserino; vestire eleganti e usare modi gentili, un linguaggio forbito e rassicurante. Inoltre, ed è assai importante, questi truffatori, come chiarisce bene il catalogo “Uniti contro le truffe” rivolgendosi al cittadino comune  potrebbero conoscere il tuo nome e cognome, o fingere di conoscere figli, mariti, mogli, nipoti e altri familiari.

Possono quindi spacciarsi per avvocati, notai, assicuratori e appartenenti alle forze dell’ordine e chiederti denaro, gioielli o oggetti di valore per fatti che coinvolgono i tuoi familiari. 

Inoltre, spacciandosi come dipendenti di uffici pubblici potrebbero chiederti denaro per pagamenti; ma anche, presentandosi come dipendenti di società erogatrici di servizi (luce, acqua, gas) potrebbero chiederti di entrare in casa per verificare guasti.

NON APRIRE MAI LA PORTA A NESSUNO

Di qui tre consigli essenziali, da leggere con attenzione: 1) Nessun ufficio pubblico (Inps, Inail, Asl) manda dipendenti a domicilio per riscuotere pagamento o verificare bollette, oppure per controllare banconote o gioielli . 2) nessuna azienda fornitrice di luce, gas, acqua chiede notizie su denaro o gioielli. 3) nessun addetto alla consegna di plichi, raccomandate o corrispondenza postale si reca sul pianerottolo di casa, ma lascia i plichi e le raccomandate nell’androne del palazzo e la corrispondenza nella buca delle lettere.

Altri esponenti di associazioni presenti stamane in prefettura

Di conseguenza,il consiglio basilare è di non aprire mai la porta a nessuno anche e soprattutto se al telefono o al citofono ti contattano per dirti che tuo figlio, tuo nipote, etc sono in grave pericolo, per un incidente, una malattia improvvisa. Porta  sbarrata anche se sconosciuti ti suonano il campanello indossando divise o mostrandoti tesserini, berretti, palette con i simboli delle forze dell’ordine. In questi casi, l’opuscolo suggerisce di controllare dal balcone o dalla finestra se c’è una vettura di servizio della polizia o dei carabinieri. Se la situazione è dubbia, si consiglia di chiamare il 112”.

SE TI DICONO: “VUOLE CHE CHIAMI IL 112 PER UN CONTROLLO?”, RISPONDI: “CHIAMO IO COL MIO TELEFONO”

A questo proposito, durante l’incontro di questa mattina in prefettura, il comandante dei carabinieri Caminada ha fornito un prezioso consiglio: potrebbe darsi che gli sconosciuti, dopo aver bussato alla porta e aver trovato una persona disponibile ad ascoltarli, possano suggerire loro stessi di chiamare il 112 per un verifica, offrendoti di farlo dal loro cellulare. La risposta deve essere assolutamente NO (“Chiamo con il mio telefono”, bisogna dire) perché lo sconosciuto potrebbe fingere di fare il “112” e chiamare invece un complice.

Per quanto riguarda i tecnici delle aziende elettriche, quelli falsi potrebbero chiedere alle persone di entrare in casa per verificare gli impianti della luce, del gas o dell’acqua, sostenendo che ci sia un guasto. Se la visita di controllo non è stata preliminarmente segnalata dall’Azienda – anche se i tecnici (o sedicenti tali) sono in divisa o mostrano cartellini di riconoscimento – si consiglia di telefonare alla ditta.

Oltre alle truffe in casa o sulla soglia di casa, l’opuscolo prende in esame anche quelle che possono verificarsi per strada dando pure qui consigli utili, come quello, ad esempio, di controllare sempre la presenza di sconosciuti alle tue spalle prima di fare un prelievo al bancomat.

ANCHE PER UN SEMPLICE SOSPETTO, CHIAMA SEMPRE IL 112

Come ha ricordato il questore Mariani questa mattina, in caso di presenze sospette, sotto casa, nel condominio o anche se ti trovi all’aperto, bisogna SEMPRE chiamare oil 112. “Non importa che poi risultino falsi allarmi, la prudenza non è mai troppa ed io suggerisco di denunciare sempre anche la tentata truffa che non è andata come sperato dai malviventi perché in tal modo si mettono le forze dell’ordine nella coi dizione di indagare, sventando possibili colpi a danni di altre persone”.

Il procuratore Pianta ha sottolineato l’importanza di questa azione preventiva orchestrata dal prefetto perché questo tipo di indagini, quando la truffa va purtroppo a segno, sono sempre complicate anche dal senso di rimorso delle vittime, che faticano a ricordare proprio perché spesso obnubilate dal peso della vergogna. Anche il tenente colonnello della Finanza Rizzo si è complimentato con il prefetto per l’idea dell’opuscolo.

ANCHE NOSTRO GIORNALE SOSTERRA’ QUESTA CAMPAGNA

La prefettura ha chiesto la collaborazione di tutti (enti e associazioni in particolare) perché questo opuscolo venga opportunamente divulgato e tutti hanno offerto la loro disponibilità. Anche il nostro giornale, TgVercelli, accoglie l’appello del dottor Parente: nei prossimi giorni sulla nostra home page troverà spazio fisso un banner, un avviso,  che darà modo a tutti coloro che lo cliccheranno di raccogliere tutte queste informazioni utili e di capire come comportarsi di conseguenza qualora, purtroppo, la truffa sia andata a segno.

Enrico De Maria

 

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Questi opuscoli possono rivelarsi utilissimi
    intanto si comunica con i carismi dell’ufficialità
    l’esistenza del problema,
    proprio come tutti i media fanno giornalmente
    e han fatto per i problemi globali nuovi e più grossi
    che via-via han attanagliato il Mondo:
    il terrorismo, la pandemia, il cambiamento climatico ecc.
    tutti ormai in via di risoluzione
    ..
    Venbgono date dritte sui casi più ricorrenti
    ed i trucchetti più sperimentati.
    Per esempio quello di “digitare” il 112
    .. ma col telefono del ladro.
    ..
    trovandomi un po’ a corto di idee ad hoc, propongo, pur già vista:
    “La Truffa” Francesco Saponaro con Umberto Sardella, Sketch
    https://www.youtube.com/watch?v=mao85_llfPw
    ..
    Certo, come viene detto
    i truffatori possono sempre trovare nuovi trabocchetti
    esprimere concetti inaspettati anche per gli inquirenti
    .. loro, i delinquenti, senza aver studiato (di solito)
    hanno una cultura sconfinata
    e (i “migliori”) una gran capacità di improvvisazione
    dinamismo, e, per ultimo, forza fisica
    essendo più giovani delle vittime.
    Di solito
    ..
    Queste truffe contengono una serie di sparate
    e situazioni assurde .. in-credibili
    ma chi, di fronte al nome del proprio figlio
    non perderebbe la bussola
    anch’io mi sarei immediatamente emozionato,
    pur non avendo figli, e tantomeno nipoti,
    anzi, proprio per questo;
    mi sarei sentito PER LA PRIMA VOLTA felice!
    per la bella scoperta ..
    forse si tratta di un figlio naturale,
    illegittimo .. quella volta .. .. tanti anni fa
    e subito soffrirei per lui .. chissà, avrei pensato,
    come l’avrà chiamato (il ladro), anche se
    neppure lo conoscevo (allora).
    Le sparate dei truffatori
    contengono quelle che in psicologia,
    per esempio nei questionari,
    si chiamano “domande di controllo”,
    affermazioni talmente improbabili
    che se le bevi vuol dire che fai al caso nostro
    (cioè “caso loro”, dei truffatori)
    Nel mio di caso l’uscita INACCETTABILE,
    che farebbe CADERE IL CASTELLO DI CARTE,
    scoprire tutto e mandarli subito a RANARE,
    è:
    “il vaccino sperimentale che potrebbe salvarlo”
    se invece dicessero
    “il vaccino sperimentale che potrebbe ammazzarlo”
    ci crederei e correrei GIOIOSAMENTE da loro
    recando con me tutti i gioielli.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here