Potrebbe essere un fungo la causa dell’indebolimento delle alberate: segnalati casi nei viali Garibaldi e Torricelli

Secondo una fonte più che autorevole, da cui siamo stati contattati, avendo riportato la cronaca di due fatti (leggi qui), i crolli di una parte di alcuni alberi che si sono registrati in due giorni a Vercelli potrebbero essere causati dal fungo “carpoforo di fomes” che starebbe comparendo in questi giorni sui fusti o alla base di alcuni alberi in città. Fungo che spesso è causa della cosiddetta “carie del legno”, fenomeno che mina gli alberi esattamente come le carie attaccano la parte interna dei denti.

La nostra fonte sostiene di aver individuato la presenza di questi “funghi”, che indeboliscono gli alberi mettendo a repentaglio la loro stabilità, su un olmo siberiano in viale Garibaldi e su un platano in viale Torricelli.

Con questo ovviamene non vogliamo dire che i distacchi dei grossi rami in corso Abbiate e in via an Cristoforo siano stati provocati “carpoforo”, ma si tratta di segnali d’allarme che sarebbero evidenti, con presenze facilmente riscontrabili dal Comune. Per capire riportiamo la fotografia della presenza di questo agente infestante, che potrebbe provocare la “carie del legno”, alla base di un olmo siberiano in via Garibaldi, pronti ovviamente a fornire l’indicazione esatta dalla pianta in questione al Comune nel caso si decida di approfondire la questione.

Non vogliamo lanciare nessun allarme, ma siano convinti che un fitopatologo di fiducia dell’amministrazione comunale possa fare queste verifiche. La presenza di questi funghi non significa necessariamente che l’albero sia in pericolo, ma si tratta di un segnale da non trascurare, anche per evitare di compiere sulle piante interessate interventi come eliminare i polloni e capitozzare i rami perché è proprio attraverso queste “ferite”, pur fatte a fin di bene, che le spore dei funghi infestanti possono incunearsi nel fusto, provocando la suddetta “carie del legno”.

Detto ciò noi non siamo esperti, e quindi solo un esame scientifico accurato potrà chiarire tutti i dubbi.

 

 

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1 commento

  1. Corretto, tempestivo e soddisfacente, l’articolo.
    Si dice che “Potrebbe” (esser stato il fungo) .. ma si da anche l’eventualità che “potrebbe NON essere”, questo è il problema. Speriamo che tale voce-preliminare non sfumi nel silenzio .. fino al prossimo “evento” catastrofico. Non solo per il rischio per ognuno di noi di beccarsi una legnata sul cucuzzolo del capo .. anche per la obiettiva misteriosità dell’evento, sufficiente a suscitare in molti le ipotesi più complottiste e disfattiste, con il conseguente malessere di stomaco.
    La foto mostra dei soavi funghetti, innocui, non certo capaci di far schiantare il simbiotico troncone dell’albero prescelto. Se fosse stato il “carpoforo di fomes” lo avrebbero visto tutti (raggiunti anche dall’occhjio esercitato dei polizziotti presenti proprio da quelle parti) e l’avrebbe capito anche un “apprendista boscaiolo” sin dal primo momento, non solo ” il fitopatologo di fiducia dell’amministrazione comunale ” .. a meno ché, trattandosi di funghi piemontesi (per di più, forse, originari della montagna) notoriamente dal carattere molto schivo, riservato, non si fossero voluti simulare non facendosi notare affatto, diversamente:
    https://www.ortosemplice.it/carie-del-legno/
    … bisognerebbe che l’Amministrazione comunale, non essendo fornita dei rudimenti scientifici propri del fitopatologo, pretendesse dal “fitopatologo di fiducia dell’amministrazione comunale” una dettagliata relazione scritta con reperti ecc.ecc. in modo che possa capire, con l’Assessore, anche l’uomo della strada (noi)… attendiamo con .. rassegnata-fiducia, anche dubitosi che l’opposizione abbia a cuore tali problematiche “occulte” .. prediligendo guardar l’evidenza, più in la, dove cresce l’erba agostana di urbani scampoli di prato.

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