Dal 6 all’8 aprile in Seminario la mostra dei lavori degli studenti su Sant’Eusebio

Riceviamo e pubblichiamo:

L’Anno Eusebiano, indetto dall’arcidiocesi di Vercelli in occasione dei 1650 anni dalla morte di Sant’Eusebio, ha coinvolto, attraverso l’Ufficio Scuola che coordina gli insegnanti di religione, tutti gli Istituti scolastici del territorio vercellese con la proposta del progetto Per Sant’Eusebio.

Si è infatti ritenuto importante far conoscere ai bambini e ai ragazzi di oggi la figura e l’opera di un grande personaggio della Chiesa antica come Eusebio di Vercelli, mostrando l’attualità del suo messaggio, fatto di impegno e di testimonianza coerente, indispensabili anche nel contesto attuale, sia per le scelte personali di ognuno sia per le evidenti ricadute sociali. Tale conoscenza contribuisce a rafforzare nei giovani il senso di identità e di appartenenza al territorio in cui abitano, attraverso la riscoperta delle radici della civiltà locale nella comune tradizione cristiana, nella quale hanno operato nei secoli illustri figure religiose che hanno lasciato insigni tracce nel patrimonio spirituale, letterario, artistico e popolare del vercellese.

Il progetto è diventato così una sorta di ponte tra il passato e il presente, in vista della formazione di uomini e donne consapevoli della loro storia e della loro responsabilità verso le comunità future. Proprio grazie a questa finalità fortemente culturale, il progetto ha incontrato favorevole accoglienza in tutte le scuole, dove gli insegnanti di religione hanno potuto collaborare con gli insegnanti delle altre discipline, realizzando percorsi di notevole valore didattico e formativo, stimolanti per i ragazzi e arricchenti professionalmente. Il progetto inoltre ha realizzato una preziosa collaborazione istituzionale tra diversi soggetti, coinvolgendo, oltre all’Ufficio Scuola e agli istituti scolastici, l’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi, il Museo del Tesoro del Duomo, l’Archivio capitolare e l’Amministrazione comunale di Vercelli, che ha sostenuto l’iniziativa con il patrocinio.

Il progetto “Per Sant’Eusebio” è  stato proposto all’inizio dell’anno scolastico 2021-22 ed è stato articolato su due segmenti, uno per la scuola dell’infanzia e primaria, un altro per la scuola secondaria. A partire dalla presentazione di tre ambiti significativi dell’ episcopato di Sant’Eusebio (Sant’Eusebio sacerdote e vescovo; Sant’Eusebio evangelizzatore; Sant’Eusebio amico della Madonna), ai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è stato chiesto di lavorare soprattutto nella forma espressiva del disegno, nelle diverse tecniche e realizzazioni. Alla scuola secondaria è stato proposto di lavorare sulla traccia di tre video appositamente realizzati per loro (S. Eusebio e la coerenza nella fede; S. Eusebio e l’amore per la Parola;  S. Eusebio e la vita della comunità) e di produrre elaborati grafici o digitali. Al di là di queste indicazioni generali, gli studenti hanno lavorato in piena libertà, dando spazio alla loro creatività e originalità.

Il progetto è ora giunto a conclusione e tutti i lavori realizzati durante l’anno scolastico saranno esposti nei saloni del Seminario nei giorni 6, 7, 8 aprile prossimi. Mercoledì 6 aprile l’arcivescovo inaugurerà l’esposizione: alle 9,30 saranno accolti i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, alle 11 sarà la volta dei ragazzi della secondaria di primo e secondo grado. L’esposizione saràvisitabile il 7 e l’8 aprile, tra le ore 9 e le 12 e tra le 14 e le 15.

L’esposizione corona l’impegno profuso dagli insegnanti di religione con i loro studenti, dimostrando il contributo formativo dell’ora di religione, e rappresenta soprattutto il risultatoconvincente di un modello didattico fatto di progettualità, di interazione, di condivisione, di organizzazione dinamica, che deve essere sempre più presente nella scuola, intesa come laboratorio di formazione di una comunità educante, coesa e capace di accompagnare i bambini e i ragazzi in una crescita integrale.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. Sant’Eusebio è noto anche per aver posto per aver posto le premesse alla successiva fondazione dell’attuale Santuario di Oropa .. con la madonna “nera”! Qualcuno si chiederà quale sia la ragione di tale particolarità (peraltro piuttosto frequente). Soccorre l’incontrovertibile wikipedia:
    ………….
    (… …)
    In alcuni casi l’origine del colore scuro è semplice:
    Il colore del volto è stato alterato dal fumo (delle candele o di un incendio) o dall’alterazione dei pigmenti a base di piombo della pittura (è questo, ad esempio, il caso della Madonna di Montserrat in Catalogna);
    Le caratteristiche fisionomiche del volto fanno capire che il colore scuro è dovuto a un adattamento ai caratteri somatici di popolazioni non europee (è il caso di molte madonne africane e di Nostra Signora di Guadalupe in Messico).
    La carnagione ocra, più o meno scura, delle icone bizantine (molto diffuse nell’Italia meridionale e nell’Europa orientale) nasce da una precisa scelta stilistica e teologica di non rappresentare i personaggi sacri (non solo la Madonna, ma anche i Santi e Cristo stesso) come corpi naturali nello spazio fisico, ma come evocazioni spirituali (vedi iconografia cristiana delle origini).
    La finitura in foglia argento di micro spessore si è ossidata nel tempo, lasciando la superficie nera.
    L’iconografia originale identificava la dea Iside e la statua era nera in quanto la dea rappresentava la notte che partoriva l’alba, cioè il Dio sole. Successivamente, con la diffusione del cristianesimo, si è avuta un’identificazione del culto isiaco con quello mariano.
    In altri casi il valore simbolico dei loro volti scuri resta sconosciuto per il più e misterioso anche per gli esperti, lasciando spazio a diverse opzioni. Solo in rari casi l’indagine scientifica sul simulacro fornisce indicazioni utili: nel corso dei secoli, infatti, molte immagini sono state ridipinte più volte, alterate radicalmente nel corso di restauri o addirittura totalmente rimpiazzate o per il loro deperimento o per la perdita totale a causa di inondazioni, alluvioni o furti. Il culto, in genere, sembra essere molto più antico della documentazione a noi pervenuta, costringendo lo storico a cercare di fornire una valutazione critica del possibile contenuto di verità presente in resoconti leggendari.
    ( … … )
    https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_Nera

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here