Il Banco di via Paggi: dopo aver salvato il ristorante “L’Angolo” ora si prenderà cura di Lorenzo

Vercelli – Dal ristorante “L’Angolo” di via Paggi, Wanna Goddi, la titolare del negozio di articoli sanitari “Tecnomedical” e la dipendente Asl Valeria Simonetta continuano ad elaborare nuove strategie di aiuto alla popolazione vercellese che, uscita dall’emergenza Covid 19, sta facendo i conti con una crisi mai vista. Molte famiglie si trovano in difficoltà e cresce il numero dei nuovi poveri cui il Banco alimentare di via Paggi (già attivo durante il lockdown) cerca di alleviare le quotidiane difficoltà.

Il ristorante di Bruno Tatti e di Anna D’Ambrosio è diventato un po’ l’emblema di che cosa significhi solidarietà per il gruppo di benefattori di via Paggi. Originari di Borgosesia, Bruno e Anna sono arrivati a Vercelli dopo aver gestito per molti anni, e con successo,  un ristorante-pizzeria ad Olcenengo. All’inizio di quest’anno si erano appena avviati quando, dopo un mese, durante il quale avevano incominciato a crearsi la clientela, è scattato il lockdown. Si sono cos’ trovati, di colpo senza lavoro e con la prospettiva, drammatica, di dover addirittura limitare di cibarsi per pagare l’affitto. Poi un giorno, per loro decisivo, hanno scelto, con molto pudore, di chiedere aiuto a Wanna Goddi, che aveva incominciato ad allestire un frequentatissimo banco alimentare nella loro via, con l’appoggio di Valeria Simonetta: il Banco di via Paggi li ha inseriti nell’elenco, sempre più fitto, delle persone da aiutare.

Non solo, quando si è trattato di far ripartire l’attività, il Banco ha fatto la spesa non più per la famiglia, ma per il ristorante e una sera indimenticabile volontari e volontarie sono andati a cena proprio lì, pagando regolarmente per sostenere ulteriormente la ripresa del locale che, grazie a loro, si è potuto rimettere in moto.

Come abbiamo scritto in un articolo precedente, il Banco continua a cercare sede: per ora riceve pacchi e offerte in denaro (che poi distribuisce ai bisognosi) nel negozio “Tecnomedical”, e per stoccare i pacchi alimentari ha ottenuto la disponibilità di una ampio garage in via Scalise: ma la caccia ad una sede vera e propria è ancora aperta.

Nel frattempo, Goddi, Simonetta e tutti i volontari di via Paggi sono alla ricerca di missione del Bene da avviare: ad esempio, una dipendente dei Tatti, Daniela Lamperti, si sta adesso occupando di un ragazzo di 16 anni di Formigliana, Lorenzo, che è rimasto orfano perché ha perso la mamma. “Ci prenderemo cura anche di lui”, assicurano Wanna e Valeria. E lo faranno, con la passione e la decisione che , in questi mesi, hanno reso meno tragica la vita quotidiana centinaia di vercellesi.

Edm

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