Vercelli – “Arrivo da Milano, e sono felice di essere tornato in Piemonte, dove sono nato, ed in cui, tra gli altri incarichi, ho ricoperto per sei anni quella di capo ufficio di Gabinetto alla prefettura di Torino”.
Dopo aver salutato ieri, al suo primo giorno vercellese, i rappresentanti delle forze dell’ordine (ringraziandoli tra l’altro per il grande lavoro compiuto in questi giorni a protezione di fiumi e torrenti gonfi d’acqua), il nuovo prefetto Francesco Garsia, 56 anni, proveniente dalla Prefettura di Milano, dov’era vice prefetto vicario, ha incontrato stamane i giornalisti della città, ricevendoli nel suo studio con il vice prefetto vicario Maurizio Savastano.
Il dottor Garsia ha sottolineato di essere giunto a Vercelli con vero spirito di servizio verso i cittadini, che cercherà di svolgere nel migliore dei modi con la sua “squadra” prefettizia. Ha poi aggiunto di conoscere le tradizioni vercellesi: la Pro Vercelli, il Concorso Viotti e anche la panissa. Di essere appassionato d’arte (e dunque saprà apprezzare la nostra città d’arte) e di sport: gioca a tennis, ama la pallavolo e tifa Juve.
Ovviamente, il dottor Garsia, che ha due figli adolescenti, è pure informato sulla nostra provincia sotto tutti i profili più importanti: da quello ambientale all’occupazionale. A questi proposito ha ricordato la crisi della LivaNova (definendo dola un vero fulmine a ciel sereno) e l’incontro che proprio ieri c’è stato tra il suo vicario, il dottor Savastano, e una delegazione di lavoratori, con i sindacalisti, dello stabilimento salute se. Il primo problema serio che la sua “squadra” ha incominciato ad affrontare.
Nei prossimi giorni il prefetto continuerà il suo approccio alla sua nuova realtà, incontrando i rappresentanti di tutte le principali realtà della provincia.
edm