Il Piemonte procede a passo veloce nello screening regionale per la valutazione epidemiologica relativamente al Covid 19 a favore del personale sanitario, ma anche della popolazione. E lo fa mettendo in campo diversi strumenti, dai classici tamponi ai test rapidi antigenici disponibili per la popolazione, che lo stesso Piemonte annuncia di voler acquistare. E non solo, a Torino all’Amedeo di Savoia, si sta mettendo a punto dei nuovi test salivari veloci che potrebbero dare risultati sulla positività in pochi minuti, ed esse veramente molto utili in tutti gli ambienti, dalla scuola al lavoro.
Il personale sanitario coinvolto nei test sarà: medici specialisti ambulatoriali, operatori del 118 e medici convenzionati di base, guardia medica, pediatri, libera scelta. Lo ha detto oggi l’assessore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in Consiglio regionale, rispondendo a specifiche interrogazioni.
In Piemonte, ha spiegato Icardi, “il piano è stato esteso anche a Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale, Esercito, Vigili del Fuoco e tutti gli uffici giudiziari: primo passo per la pianificazione di ulteriori indagini mirate all’ampliamento dello screening”.
Insomma, la strada intrapresa dalla Regione è quella di aumentare al massimo possibile il numero di tamponi, in modo da ottenere un quadro chiaro della diffusione del virus e monitorare le professioni più a rischio.
L’assessore ha anche confermato, poi, che sono state approvate le procedure di gestione dei test sierologici per i privati cittadini e per i datori di lavoro che intendano effettuarlo sui loro dipendenti, previo nulla osta da parte dell’Asl competente.
L’assessore Icardi ha quindi sottolineato come la Regione abbia aderito al programma di screening sierologico nazionale, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha visto il coinvolgimento di circa ottomila cittadini piemontesi. Infine è stato annunciato che in Piemonte è stato ordinato un milione di test antigenici per un utilizzo diffuso, che rappresenteranno “una svolta” perché molto rapidi, meno invasivi e con capacità diagnostica molto simile al tampone tradizionale.
Infine, è in corso una sperimentazione, presso l’ospedale Amedeo di Savoia e l’Università degli Studi di Torino, su test salivari meno invasivi rispetto ai tamponi tradizionali.





