Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata all’assessore ai trasporti della Regione, Balocco, da parte del comitato pendolari Vercelli-Novara-Milano
Gent.mo Assessore Balocco buongiorno,
parafrasiamo il testo di una famosa canzone per riassumere la situazione attuale riguardante la gestione della tratta Torino-Milano da parte di Trenitalia ed RFI: nonostante l’incontro avuto in Settembre con la presenza di tutte le parti coinvolte e mille promesse ricevute, il servizio offerto è persino peggiorato rispetto ai mesi precedenti.
I controlli a bordo treno sono ormai completamente inesistenti ed è sempre più pericoloso viaggiare: è di ieri sera la notizia che sul RV 2031 due ragazze sono state molestate sessualmente.
Non che alla mattina, in piena fascia pendolari, la situazione sia tanto diversa; ormai i viaggiatori che salgono sul treno senza alcun titolo di viaggio sono sempre di più: infatti Il 29 Ottobre scorso alcune persone ubriache e senza biglietto hanno fatto ritardare il RV 2003 da Vercelli.
E dei controlli nemmeno l’ombra, nonostante le raccomandazioni ricevute dai dirigenti di Trenitalia ed RFI.
A proposito di controlli poi, si è rasentato il ridicolo in quanto il 31 Ottobre un pendolare ha riferito che, recatosi in banchina per prendere il RV 2043 delle 8:23, alla fine dalle scale del binario 3 è stato bloccato da un dipendente FS ( Con la solita arroganza che contraddistingue molti di loro ) il quale ha chiesto di vedere il titolo di viaggio; alla domanda del perché, la risposta è stata “Oggi la direzione ha voluto così”: infatti questo pseudo controllo non si è più ripetuto, rivelandosi il “capriccio” di un singolo.
Ora: ben vengano i controlli, per carità, ma non eseguiti in un modo così approssimativo; innanzitutto da quando a Vercelli è proibito recarsi in banchina senza biglietto? Dal sito di Trenitalia, le uniche stazioni con la suddivisione in due aree distinte ( Area commerciale ed area di esercizio ) sono quelle di Milano Centrale, Roma Termini e Firenze SMN:
http://www.rfi.it/cms-file/allegati/rfi/documenti/REGOLAMENTO_ACCESSO_BANCHINE_STAZIONI.pdf
Comunque ammettiamo che RFI decida di cambiare le regole ma, così fosse, il buonsenso suggerisce che occorre informare la clientela con sufficiente anticipo tramite locandine ed avvisi sonori.
Per la cronaca: nel mese di Ottobre, su 90 viaggi monitorati, i controlli sono stati solo 9, una pacchia per i “portoghesi”.
Per quel che riguarda i ritardi, sui quali siamo stati più e più volte rassicurati, ad Ottobre abbiamo subìto 595 minuti di ritardo ( 9,91 ore ), con una media di 6,61 minuti a viaggio; per il RV Fast 2101, su 21 viaggi effettuati, il treno è arrivato in orario a destinazione solo 4 volte: non ci stancheremo mai di dire che il ritardo dev’essere l’eccezione, non la regola.
Anche la comunicazione alla clientela sia a bordo treno che a terra non è per nulla migliorata: ultimo episodio qualche giorno fa, quando il RV Fast 2104 non è partito all’ orario prestabilito restando fermo in banchina finché, alle 18:35, non avendo alcuna notizia sul motivo del ritardo e sul presunto orario di partenza, tutti i passeggeri si sono riversati sul RV 2048 delle 18:40.
Con rammarico segnaliamo infine che l’Assessorato non ha dato seguito alla nostra mail del 27 Luglio u.s., evidenziando così, oltre alla cattiva gestione del Servizio da parte dei Fornitori, l’incapacità delle istituzioni di attuare azioni di miglioramento che vadano al di là dei buoni propositi da propaganda politica.
Insomma: parole, parole, parole…
Noi raccogliamo sempre volentieri l’invito ad essere costruttivi nelle nostre segnalazioni, ma vorremmo che sia così per tutte le parti coinvolte.
Ancora una volta siamo a chiedere il Suo intervento perché, allo stato attuale, la situazione è sempre meno sostenibile.
Cordiali saluti
Coordinamento Pendolari Vercelli – Novara – Milano