“Il Partigiano che beffò la morte dev’essere divulgato in tutte le scuole”

 

Villata – Nonostante il caldo opprimente e le zanzare, è stata un successo la seconda presentazione della pièce drammatica creata dal giornalista Marco Barberis sulla figura del partigiano vercellese  Alfredo Baraldo, miracolosamente scampato alla fucilazione il 22 dicembre 1943, a Biella, nell’allora piazza San Cassiano. Emozionante il racconto in diretta della fucilazione fatto dallo stesso Baraldo, cinquantadue anni dopo, al registratore di Barberis, nella camera dell’ospedale dove l’ex partigiano “Evaso” sarebbe morto pochi giorni dopo.

Presentato in anteprima il 1° giugno nella Sala dei Marmi della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, il lavoro, che si intitola “Evaso, il partigiano che beffò la morte”  è stato riproposto venerdì sera nella Sala “Giuseppe Rosetta” del municipio di Villata su iniziativa del sindaco Franco Bullano e della sua giunta. Ha detto Bullano: “Questa pagina incredibile e toccante della Resistenza dovrebbe essere raccontata a tutti gli studenti. Per quanto mi riguarda farò in modo che possa avvenire nel mio paese”.

Anche stavolta, la rappresentazione è stata a cura dello stesso Marco Barberis, del collega Enrico De Maria e dello storico e scrittore Alessandro Orsi, con l’assistenza tecnica del giovane Matteo Rastelli.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here