Omaggio a Dante: chiusura alla grande di Federico Grassi con Paolo e Francesca

 

 

Accolto da un successo rilevante, si conclude venerdì sera, su YouTube (collegamento dalla pagina Facebook “Città di Vercelli”, a partire dalle 21) il trittico dantesco inventato dall’attore e regista Federico Grassi. Un’idea davvero vincente, che sta coinvolgendo migliaia di vercellesi, al punto che l’assessore agli Eventi culturali Gianna Baucero, che ha immediatamente sposato il progetto, sta già pensando di proporre altre  “puntate” della rassegna.

Dice l’assessore: “I numeri reali delle visualizzazioni del conte Ugolino sono da capogiro. Sono molto contenta di questo risultato e dei commenti più che positivi non solo su Fb, ma anche su You Tube e soprattutto di chi telefona o manda messaggi. Avremmo già avuto tante richieste per una prosecuzione…. A me sarebbe piaciuto fare almeno il canto di Pier Da Medicina…. E mostrare la lapide, così da far vedere anche lontano da Vercelli che la nostra città è citata nella Divina Commedia. Si farà? Il pubblico lo chiede. Vedremo. Per il momento dobbiamo ringraziare i protagonisti, coloro che appaiono in video e coloro che hanno operato, con grande professionalità, dietro le telecamere, nell’ombra, per realizzare eventi di alto livello artistico e tecnico.  Desidero quindi esprimere il mio più vivo ringraziamento e rivolgere un fortissimo applauso a questo team eccellente, dando l’appuntamento a venerdì 23 aprile, sempre alle 21 e sempre sui canali istituzionali della Città Vercelli”.

L’atto, per ora, conclusivo di “…Infin che il mar su sovra noi richiuso” riguarderà uno dei Canrti in assoluto più amati, conosciuti e recitati della “Divina Commedia”, il V dell’inferno: quello di Paolo e Francesca.

Stavolta Grassi ed il suo staff, d’intesa con il Comune, hanno deciso di ambientarlo alla Pinacoteca Borgogna che, tra l’altro, come ricorda Paolo Pomati nella al solito raffinata presentazione dell’evento, custodisce tre oggetti d’arte legati a Dante: un busto in bronzp del poeta, di scuola napoletana XIX-XX secolo; un meraviglioso pannello in vetro smaltato, riproducente Dante tra Beatrice e Matilda, e in altre scene della Commedia, realizzato dai vetrai milanesi Giuseppe e Pompeo Bertini nel 1851, e un album dantesco con 125 illustrazioni (acqueforti realizzate col bulino) di autori vari, fatato 1865.

Dopo l’impagabile introduzione di Pomati, ecco comparire Grassi che recita (quasi tutto fuori campo), con la sua voce diventata ormai preziosa e familiare a tanti vercellesi, accompagnata dalle musiche sempre più interessanti e appropriate di Umberto Capaldi, il V Canto partendo dalla terzina numero 70: “Poscia ch’io ebbi ‘l mio dottore udito / nomar le donne antiche e ‘ cavalieri / pietà mi giunse, e fui quasi smarrito…”.

Abbiamo avuto il privilegio di ascoltare in anteprima questo nuovo gioiello di Federico Grassi, e vi possiamo garantire che, dopo avere udito questa terza meraviglia, non potrete faro altro che riascoltarla e riascoltarla. Perché anche se già conoscete questi versi memorabili, essi vi entreranno nel cuore e nella mente per restarvi a lungo impressi. Perché la magia che Grassi è riuscito ad infondervi è la stessa che i maestri della recitazione hanno saputo trasmettere in registrazioni passate alla storia (si pensi al Lorca di Foà, per fare un esempio) e continuamente inseguite anche oggi, ad esempio, su YouTube. Così come verrà inseguito a lungo, ne siamo certi, anche  il Trittico realizzato dall’”Ananke Teatro”.

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