#ogniluogoèunteatro: Cuocolo/Bosetti nella rilettura dell’Opera da tre soldi

#ogniluogoèunteatro, il festival che porta il Teatro fuori dal teatro, è ormai entrato nel vivo. Questa settimana hanno dato il loro contributo Beppe Casales con il suo toccante spettacolo sulle storie di caporalato alla Collezione Marazzato e la Compagnia 47 con La vita ha un dente d’oro a Vicolo Schilke.

Da giovedì in avanti invece il testimone passa a Cuocolo/Bosetti, che della rassegna sono i promotori insieme a Teatro di Dioniso e ad ArteinScacco. Il 14 settembre alle 21 nella loro casa di via Ariosto 85 ospiteranno Io esco (Babilonia Teatri, La Corte Ospitale) di Enrico Castellani e Valeria Raimondi con Olga Bercini.

Si tratta di una performance/installazione pensata per un massimo di 50 spettatori alla volta. La fruizione prevede che il pubblico possa attraversare lo spazio in cui è allestita, incontrando lungo il percorso le diverse opere, che un filo drammaturgico metterà in dialogo tra loro anche attraverso l’azione della giovane performer Olga Bercini.

Le opere sono a cura di Daniele Costa, Nadia Pillon, Elisa Pregnolato, Jonel Zanato, Fabio Orioli; direzione tecnica Luca Scotton; collaborazione artistica Stefano Masotti.

Renato Cuocolo e Roberta Bosetti entreranno in scena venerdì 15 alle 19 (repliche sabato 16 e domenica 17 alla stessa ora) con la prima nazionale di Opera 3.0/Soldi (Cuocolo/Bosetti Iraa Theatre, Carlot-ta, Teatro di Dioniso) alla Borsa Merci di piazza Risorgimento 12 a Vercelli, spettacolo organizzato con Ovest Sesia, che quest’anno spegne la bellezza di 170 candeline, e Camera di Commercio.

Come si intuisce dal titolo il regista Renato Cuocolo si è ispirato liberamente a L’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht. In scena Roberta Bosetti e Carlot-ta che eseguirà le musiche dal vivo. La Borsa Merci della Camera di Commercio di Vercelli si trasformerà nei bassifondi di una metropoli senza tempo, dove chi non è sfruttato è sfruttatore e tutti sopravvivono divorati dalla stessa ferocia. In tal modo attraverso una sintesi tra musica e parola si crea un’«opera da camera» contemporanea, grottesca, crudele.

Per informazione sui biglietti cliccare qui.

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