A novembre a Vercelli e Borgosesia le giornate sull’orientamento scolastico

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Sabato   9 novembre   a  Vercelli – nella  Sede Università Piemonte Orientale  Ex Ospedaletto (area Pisu) Corso (Viale) Garibaldi 98 dalle ore 9,30 alle ore 16.30  e sabato 16 novembre   a Borgosesia –  Teatro Pro Loco, Via Sesone 8 dalle ore 9,30  alle ore 13,30  si svolgerà  la “Giornata dell’orientamento” scolastico e professionale dedicata ai ragazzi in uscita dalla scuola secondaria di I° grado e alle loro famiglie.

 

 

La “Giornata dell’orientamento”, giunta alla 10° edizione, vede la collaborazione del MIUR – Ambito territoriale di Vercelli, dell’Università del Piemonte orientale, della Pro loco e del Comune di Borgosesia, ma soprattutto della Regione Piemonte, nell’ambito del progetto “Obiettivo Orientamento” che sarà presente con uno stand regionale  per illustrare i servizi di orientamento della regione a supporto di scelte consapevoli.

 

La “Giornata dell’orientamento” vuole permette ai ragazzi di 2^ e 3^ media e ai loro genitori di conoscere l’offerta scolastica e formativa del territorio provinciale.

 

Durante la manifestazione saranno  presenti le scuole medie superiori,  le agenzie formative che potranno presentare le loro offerte formative e i percorsi che caratterizzano i diversi indirizzi e  i genitori e i ragazzi potranno  parlare con insegnanti e studenti   per approfondire, chiarire dubbi, ottenere informazioni e materiali utili alla scelta.

 

“Nel  2009 come presidente della Consulta dell’Imprenditorialità Giovanile, dice Lella Bassignana, a seguito della Riforma Gelmini, mi sono resa conto della complessità nella quale i nostri ragazzi e i genitori si trovavano a compiere scelte importanti per il resto della loro vita.

Da qui nasce l’idea , di realizzare un evento che potesse fornire quegli strumenti utili a fare una scelta consapevole nell’ottica dell’orientamento formativo  dove potenziare negli allievi la capacità di  essere protagonisti di un personale progetto di vita, sviluppando al contempo competenze coerenti con le attitudini e le scelte personali. In questi ultimi anni come Consigliera di parità   e referente del Nodo antidiscriminazioni della provincia di Vercelli ,  ho posto tra gli   obiettivi  della mia attività  anche quello dell’orientamento:

gli stereotipi di genere hanno un forte impatto sulle scelte di studio e professionali”.

 

“Nel Rapporto 2019  sull’ Uguaglianza di genere in Piemonte pubblicata dall’IRES Piemonte –  continua la Consigliera di parità Lella Bassignana – un capitolo è dedicato a: Uguaglianza di genere negli ambiti dell’istruzione e del lavoro dal quale emergono alcuni dati interessanti: le donne hanno un alto tasso di scolarizzazione sia nel secondo ciclo sia nel livello terziario. In quasi tutti gli indicatori sull’istruzione mostrano performance migliori rispetto ai loro coetanei maschi”.

 

 

Nell’analisi sulla realtà degli studenti proposta in una nota inviata ai giornali, si legge:

Rimangono ancora disparità nella scelta degli indirizzi di studio: le ragazze si rivolgono più frequentemente verso percorsi di studio umanistici, poche le donne che hanno accesso alle lauree in discipline scientifico-tecnologiche.

Diverso il discorso per l’occupazione, il maggior livello di istruzione delle donne non ha ancora intaccato lo svantaggio sul mercato del lavoro: le donne mostrano tassi di occupazione più contenuti e, in media, retribuzioni più basse.

Si consideri anche la cittadinanza. Mentre la distanza del tasso di scolarizzazione tra le ragazze e i ragazzi italiani è minima (solo 1,2 punti percentuali a favore delle ragazze) tra i residenti con cittadinanza straniera si osserva una forte disparità. Le ragazze straniere frequentano la scuola quanto le coetanee italiane e il loro tasso di scolarizzazione è superiore anche a quello dei ragazzi italiani; diversamente la partecipazione dei giovani stranieri ai percorsi del secondo ciclo si attesta ad “appena” 86%, quasi 11 punti percentuali in meno delle loro coetanee straniere.

 

Nella scelta dei percorsi del secondo ciclo si riscontrano note e persistenti disparità per genere. Se consideriamo 100 iscritte, la maggior parte di esse frequenta i percorsi liceali della scuola secondaria di secondo grado (56,7%) contro appena un terzo che si osserva per i maschi (33,9%).

 

Dica ancora la Bassignana: “Le scelte dei ragazzi e ragazze nell’indirizzo di studio nella scuola superiore mostrano una persistente polarizzazione, che si riflette e condiziona anche le successive scelte dopo il diploma: se proseguire gli studi e in quale percorso. Nel complesso, le ragazze sono più presenti nei licei ad indirizzo umanistico e artistico, negli indirizzi professionali e tecnici che fanno riferimento agli ambiti del turismo e dei servizi alla persona e alle aziende; i ragazzi preferiscono gli indirizzi del liceo scientifico e gli indirizzi professionali e tecnici che si riferiscono agli ambiti industria e artigianato, costruzioni, e agraria. In alcuni indirizzi si osserva una sostanziale parità: ad esempio Amministrazione, finanza e marketing dell’istituto tecnico ed Enogastronomia e ospitalità alberghiera dell’istituto professionale.

Il ruolo della consigliera di parità è anche quello di promuovere il contrasto alle discriminazioni favorendo uguaglianza di genere negli ambiti dell’istruzione e del lavoro con azioni positive per la realizzazioni delle pari opportunità.”

 

 

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